Juve-Inter, Inzaghi: «Non poteva esserci gara migliore per dare un segnale forte»

Il tecnico nerazzurro: «A inizio anno, per questa classifica, per gli ottavi di Champions e la vittoria in Supercoppa, avrei messo la firma»

Simone Inzaghi

Mg Firenze 21/09/2021 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi ha presentato la partita contro la Juventus in conferenza stampa. Si tratta di una partita cruciale per la stagione dei nerazzurri, che – sette punti nelle ultime sette partite – si sono visti sfuggire nelle ultime settimane lo scudetto dalle mani. Per il tecnico piacentino, però, «non poteva esserci gara migliore di quella contro la Juve per dare un segnale forte», per rilanciarsi.

L’Inter potrebbe giocarla con Brozovic (venduto manco fosse la panacea di tutti i mali) e de Vrij.

«Tutti conosciamo l’importanza di un calciatore come Marcelo per noi. Ci è mancato. In questi giorni ha lavorato abbastanza bene. Oggi farà intero allenamento come de Vrij, poi vedremo. Sarebbe un recupero importante»

Da domani l’allenatore s’aspetta il risultato, anche perché «le prestazioni non sono mai mancate». D’altronde, Inzaghi è contento della stagione dell’Inter, visto che dice senza problemi che a inizio anno avrebbe messo la firma «per questa classifica, per gli ottavi di Champions e la vittoria in Supercoppa». È – dice – quello che gli ha chiesto la proprietà quando l’ha ingaggiato.

«Gli allenatori dipendono dai risultati, io sono contentissimo della scelta fatta a giugno. Sapevo che ereditavo una squadra Campione d’Italia, ma che aveva appena perso due grandissimi giocatori. Conte giustamente ha alzato le pretese, siamo in piena corsa su tutti i fronti anche se le critiche sono normali. Ci saranno sempre»

Sugli avversari.

«L’abbiamo già incontrati in Supercoppa, all’andata a parte il rigore nel finale stavamo vincendo. Sappiamo che incontriamo una squadra in ottimo momento, nonostante l’eliminazione con il Villarreal in Champions. Ora sta dove deve stare. A gennaio hanno investito, con Vlahovic ma anche con Zakaria, ma erano già una grandissima squadra prima con Morata, Dybala e Kean. Tutti da attenzionare molto bene»

Correlate