Per la Procura, la Juventus pagò fuori bilancio gli stipendi 2020 ufficialmente tagliati per Covid

Su Repubblica. Per la Procura, il patto per il taglio delle mensilità non era autentico. La prova in scritture private custodite fuori dalla sede del club

Agnelli e Arrivabene Trovata la carta di Ronaldo

Db Torino 30/03/2019 - campionato di calcio serie A / Juventus-Empoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Maurizio Arrivabene

Repubblica spiega le nuove accuse di falso in bilancio nei confronti della Juventus.

Da una parte rinunciavano ufficialmente agli stipendi per non aggravare l’impatto della crisi causata dalla pandemia sulle casse della Juventus. Dall’altro stipulavano scritture private e le custodivano presso avvocati o procuratori sportivi, per concordarne il pagamento sotto traccia, fuori dal bilancio. Non era autentico, secondo la procura di Torino, il patto stretto con i giocatori per il taglio agli emolumenti della primavera 2020: tra i documenti sequestrati a dicembre scorso, sarebbero emersi infatti indizi dell’esistenza di numerosi accordi riservati, non custoditi negli archivi della società e neppure depositati presso gli organi competenti.

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