Sul CorSport le parole del chirurgo che ha operato il nigeriano: «Senza Tac non potremo sciogliere la prognosi. Le fratture ridotte devono consolidarsi»

Victor Osimhen vorrebbe giocare contro la Juventus e poi partire per la Coppa d’Africa ma le cose non sono così semplici. Il recupero del nigeriano non è ancora certificato. All’ultima Tac, fatta il 9 dicembre, si evidenziavano miglioramenti, ma non la completa guarigione, e anche al controllo della settimana scorsa risultava ancora in atto il processo di recupero. Giocare, senza avere la certezza della formazione del callo osseo, sarebbe estremamente rischioso. I tempi per il consolidamento delle fratture sono di 2-3 mesi, a meno di un miracolo. Lo dichiara, al Corriere dello Sport, il chirurgo che lo ha operato al volto, Tartaro.
«Per la formazione del callo osseo, secondo i protocolli mondiali, servono dai sessanta ai novanta giorni. A meno di un miracolo biologico. Se non farà la Tac, non potremo sciogliere la prognosi. Le fratture ridotte devono consolidarsi: ripeto, per la formazione del callo osseo bisogna attendere due o tre mesi a meno di un miracolo biologico natalizio: ma la biologia non è tifosa».