La Süddeutsche: «Il City è uno spaventoso impero mondiale, come i supercattivi di James Bond»

"Vincono in tutto il mondo, hanno finanziatori dalla Cina agli arabi. E dicono che vogliono usare lo sport per migliorare la società. Se pensassero solo al profitto saremmo più tranquilli"

Guardiola city

Porto (Portogallo) 29/05/2021 - finale Champions League / Manchester City-Chelsea / foto Uefa/Image Sport nella foto: Pep Guardiola

La Süddeutsche Zeitung paragona il City Football Group ai supercattivi di James Bond, scrive che è come la “Gofter”, “un’organizzazione segreta per il terrore, estorsione e vendetta”. Ovviamente una  provocazione ironica che serve a sottolineare il transnazionalismo di questo gruppo che ormai vince in tutto il mondo.

“La filiale statunitense del City Group denominata New York City FC – scrive l’autorevole quotidiano tedesco – ha appena vinto la MLS Cup, negli USA. Ciò significa che la holding dietro il club è autorizzata a mettere la quarta bandiera sulla sua mappa del mondo: prima di allora, i suoi club di calcio in Inghilterra (Manchester City), India (Mumbai City) e Australia (Melbourne City) sono entrati nella lista dei vincitori dei loro campionati. Altre filiali del City si trovano in Francia, Belgio, Giappone e Uruguay. Solo in Africa non esiste ancora un club partner”.

“Non c’è il dott. No, ma donatori da Emirati Arabi Uniti, Cina e Usa, con la partecipazione maggiore proveniente da Abu Dhabi. Il gruppo dice che vuole usare il calcio per “migliorare la società”, che suona ancora una volta sospettosamente come nei film di Bond. Se i dirigenti dell’azienda dichiarassero la massimizzazione del profitto un obiettivo aziendale, ci si sentirebbe in qualche modo più a proprio agio. Non c’è dubbio che il City Group stia lottando per l’espansione globale e che le sue risorse lo consentano”.

E poi aggiunge:

“I tifosi tradizionalisti che in precedenza consideravano l’impero del calcio Red Bull a Salisburgo, Lipsia, New York e San Paolo il regno canaglia per eccellenza non hanno bisogno di ripensarci. A differenza che nei film di Bond, il mondo è abbastanza grande da far coesistere diverse organizzazioni sportive demoniache“.

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