Garanzini: un’Italia squinternata e irriconoscibile, cinque cambi uno più irrilevante degli altri

Una piccola squadra che balbetta e trema, poche giocate scontate, timide e quasi paurose, quando non personali, come quelle di Chiesa. AI confini della realtà

Mancini

Mg Londra (Inghilterra) 06/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Spagna / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Roberto Mancini

Riecco una povera, piccola Italia che balbetta, che trema, che già a novembre cancella i sogni di un luglio a questo punto irripetibile”.

Lo scrive Gigi Garanzini su La Stampa. Servivano gioco e gol, ieri sera, non c’è stato il primo e nemmeno sono arrivati i secondi. L’Italia non si è mai resa pericolosa. A parte l’incursione di Di Lorenzo.

Per il resto giocate scontate, timide, quasi paurose. Oppure troppo personali, come nel caso di Chiesa che ci ha provato soltanto a testone abbassato, come nei suoi momenti meno felici: a basso muso, direbbe Allegri nel suo slang livornese. Un primo tempo davvero brutto, eppure mai come la ripresa”.

La Svizzera macinava gol,

“Mentre un’Italia sempre più squinternata, davvero irriconoscibile, oltre a non produrre occasioni da gol cominciava anche a subirne. Cinque cambi, uno più irrilevante dell’altro. E l’unica vera palla gol gentilmente offerta da Donnarumma e fallita dagli irlandesi. Ai confini della realtà”.

 

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