Nainggolan: «Non c’è nulla di male nel fumare, i nostri polmoni sono allenati. Mi rilassa»
A RVT: «Se non vengo convocato nel Belgio è solo colpa di Martinez, non del mio stile di vita. È convinto che creerei un brutto clima se restassi in panchina»

As Frosinone 14/04/2019 - campionato di calcio serie A / Frosinone-Inter / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Radja Nainggolan
Il centrocampista belga Radja Nainggolan ha rilasciato un’intervista a VRT commentando il difficile rapporto che ha con il ct del Belgio, Roberto Martinez, che non lo convoca in Nazionale dal marzo 2018.
“Se ho collezionato poche convocazioni è solo colpa di Martinez, non del mio stile di vita. Sapete che ho fatto un buon Europeo nel 2016, all’epoca il tecnico era Marc Wilmots. Dopo l’arrivo di Martinez, sono stato allontanato gradualmente. Venne anche in Italia per dirmi che non poteva darmi in Nazionale lo stesso ruolo che avevo alla Roma. Sarei stato contento di rientrare nel gruppo ma lui è convinto che creerei un brutto clima se restassi in panchina. Ho capito che è finita”.
Parlando degli ex allenatori della Nazionale, Marc Wilmots e Vital Borkelmans, ha raccontato che i rapporti erano molto più distesi:
“Mi hanno accettato così come sono. Mi hanno permesso di fumare sigarette sul balcone. Che problema c’è? Siamo ben allenati, i nostri polmoni sono allenati. Non vedo nulla di male nel fumare. Lo facevo soprattutto per evitare lo stress, mi rilassa”.
Se Martinez lo riconvocasse?
“Non capiterà mai. E se lo facesse, rifiuterei”.