Le famiglie delle vittime dell’incidente di Kobe Bryant riceveranno 2,5 milioni di risarcimento

I primi soccorritori, poliziotti e vigili del fuoco, hanno scattato e diffuso delle foto delle vittime, violando un diritto costituzionalmente garantito

Inaugurazione del Parco di via dell'Erba dedicato a Kobe Bryant (ph Carlo HermannKontrolab)

Il County Board of Supervisors di Los Angeles ha approvato il risarcimento dei danni in favore delle famiglie i cui cari sono deceduti nell’incidente in elicottero del 26 gennaio 2020, in cui persero la vita anche Kobe Bryant e sua figlia Gianna.

Michael Mauser ha perso la moglie Cristina, mentre J.J. Altobelli e sua sorella Alexis hanno perso i genitori Keri e John e l’altra sorella Alyssa. È stato accordato un risarcimento di 1,25 milioni di dollari a famiglia a causa del comportamento dei soccorritori e dei vigili del fuoco che hanno scattato e diffuso delle immagini che violano il diritto costituzionalmente garantito di riservatezza e privacy sui propri parenti deceduti.

I danni saranno pagati sottraendo la cifra complessiva di 2,5 milioni di dollari dal Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Los Angeles e da quello dei Vigili del Fuoco.

La famiglia delle altre due vittime, Sarah Chester e la figlia Peyton, hanno già presentato una simile causa lo scorso dicembre, così come ha fatto Vanessa Bryant (moglie di Kobe) per lo stesso motivo.

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