Dalla “Flat Tax” italiana al “Res non Dom” inglese: Ronaldo va dove non paga le tasse
Sul Sole 24 Ore: in Inghilterra non pagherà nemmeno i 100.000 euro fissi che versava in Italia, grazie ad un legge che non gli tasserà i redditi esteri

Una scelta di cuore, certo. Il romanticismo del pallone. E poi il Manchester United è nell’Olimpo della Premier, vuoi mettere con la scalcagnata Serie A. E poi ci sono le tasse. La tasse che un’azienda ambulante come Ronaldo cerca di pagare il meno possibile, o di non pagare affatto. E, guarda un po’, Manchester cade a fagiolo.
Perché, scrive il Sole 24 Ore ripreso dal Corriere della Sera CR7 potrà contare su un regime fiscale super-agevolato.
“Quando arrivò alla Juve, tre estati fa, beneficiò della Flat Tax introdotta dal governo Gentiloni. In sostanza Ronaldo, come qualunque altro straniero, pagava un forfait di 100 mila euro l’anno su tutti i redditi provenienti dall’estero, appunto le milionarie sponsorizzazioni”. “Il trasferimento al Manchester United sarà ancora più conveniente per CR7. Il portoghese non dovrà pagare neppure i 100 mila euro che versava in Italia. In Inghilterra beneficerà di un bonus chiamato «Res non Dom», residenti non domiciliati: qualcuno che vive e lavora in Inghilterra, ma secondo le leggi britanniche ha la sua «casa permanente» in un altro Paese. Un regime fiscale che, a determinate condizioni, permette di non vedersi tassare redditi esteri, che vengono collocati all’estero e non importati nel Regno Unito. CR7 avrà diritto per i prossimi sette anni a questo speciale regime di tassazione”.