La Fifa apre i confini dei campionati nazionali: “Potrebbero unirsi per diventare più grandi”

Belgio e Paesi Bassi stanno unendo le loro leghe. Ora il governo del calcio mondiale apre all'idea, per contrastare le difficoltà economiche

infantino

Belgio e Paesi bassi hanno tracciato la via: da piccoli campionati nazionali a campionati transnazionali, per sopravvivere alla crisi e riuscire a competere con le grandi leghe, tipo Premier, Liga o Serie A. Una strategia da sempre osteggiata dalla Fifa, che invece ora apre all”idea.

Lo ha detto lo stesso presidente Infantino alla Reuters.

«Dobbiamo essere aperti alle discussioni. I belgi e gli olandesi hanno discusso la creazione di un campionato del Benelux e queste discussioni vanno avanti da 20 anni e noi diciamo sempre di no, perché ci basiamo sui campionati nazionali. Ma forse aiuterebbe? Forse è l’unica via d’uscita, forse in Europa ci devono pensare, forse in Africa. Stavo proponendo qualcosa di simile per l’Africa. Penso che abbiamo il dovere di studiare queste cose poi vedremo dove andranno a finire».

Calcio e Finanza ricorda che progetti del genere non sono una novità: “nei primi anni 2000 è stato elaborato un piano per una “Lega atlantica” con club di Paesi Bassi, Belgio, Portogallo e Scozia, con alcuni paesi scandinavi, ma l’idea è stata poi respinta dalla UEFA. Sono stati suggeriti anche un campionato ceco-slovacco, un campionato balcanico e una “Lega asburgica” nell’Europa centrale e orientale. Attualmente i club dell’Irlanda del Nord e della Repubblica d’Irlanda stanno tenendo colloqui esplorativi su una possibile “All-Island League”, mentre il duo scozzese Rangers e Celtic ha spesso parlato della possibilità di unirsi alla Premier League”.

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