Sconcerti: Lukaku è un grande centravanti, ma non ancora un fuoriclasse come Ibrahimovic
Sul Corriere. All'età di Romelu, Zlatan aveva già segnato 106 reti in 4 squadre e vinto campionati ovunque, facendo la differenza. Lukaku ne ha segnati 169 in sei squadre e ha vinto solo un campionato in Belgio.

(foto Hermann)
Lukaku è un grande centravanti, ma non un fuoriclasse come Ibra. Lo scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. Per confrontare i due campioni di Inter e Milan, che oggi si affronteranno nel derby, e che hanno 12 anni di differenza, confronta i gol che aveva fatto Ibra all’età attuale di Romelu.
All’epoca, Zlatan aveva già segnato 106 reti in quattro squadre diverse e ha vinto campionati ovunque, mentre Lukaku ne ha segnati 169 in sei squadre e ha vinto solo un campionato in Belgio.
“Significa che i gol di Lukaku hanno pesato meno pur essendo tanti di più di quelli di Ibrahimovic. Secondo piccola aritmetica questo fa di lui un grande centravanti, non ancora un fuoriclasse. Il fuoriclasse è quello che determina con la propria presenza, costruisce squadre da solo. Ibra ha sempre portato una differenza definitiva, Lukaku non ancora”.
Sconcerti analizza anche la difficoltà a marcare i due attaccanti. Anche quella è diversa.
Lukaku,
“quando è dentro la partita, e succede spesso, è immarcabile”.
Nella sua prima stagione in A i difensori erano inclini a marcarlo stretto, poi hanno capito che era quello che lui cercava.
“Perché lui non supera l’avversario, lo sposta col braccio come fosse un cucchiaio laterale. In questo è unico. Così adesso sta crescendo la corrente secondo cui bisogna stargli a un metro di distanza, per evitare la sua forza diretta e cercare di capirne la direzione quando allunga la palla. Nessuno pensa più nemmeno ad anticiparlo. Lukaku si appiattisce sulla palla e la fa scomparire. Dovresti spostarlo per vederla, ma l’impossibile è esattamente quello”.
E’ invece più marcabile Ibrahimovic
“perché è un giocatore classico, ha movimenti solidi ma consueti”.
L’unicità di Lukaku è che “parte dalla fascia o ti aspetta in area, questo comporta due modi opposti di essere marcato che richiederebbero più difensori con caratteristiche diverse”.
Ibrahimovic “ha anche più astuzia, malizia. Lukaku ha una forza ingenua“.
Resteranno entrambi nella storia, ma
“Ibra ha una dose di perfidia che traduce in gioco. Lukaku va avanti, adora i muri perché gli consentono la cosa che sa fare meglio, buttarli giù a spallate”.