Gazzetta: che noia la Champions vinta sempre dai club più ricchi

Negli ultimi dieci anni, otto volte hanno vinto club fra le prime tre in Europa per valore dei fatturati. E andrà sempre peggio

Bayern Monaco

In Champions i ricchi non piangono mai. Anzi, sono gli unici a gioire. Negli ultimi dieci anni, otto volte hanno alzato il trofeo società che in quella stagione erano fra le prime tre in Europa per valore dei fatturati, le uniche eccezioni sono state due squadre inglesi, cioè provenienti dal campionato più abbiente del mondo, e comunque nella Top Ten della Football Money League. Lo scrive la Gazzetta dello Sport, che sottolinea l’impossibilità statistica delle pretendenti “minori” di ambire al trofeo.

Il punto è: che allarghiamo a fare la competizione se alla fine vincono sempre le stesse? 

“Ma chi è più ricco vince non solo alla fine, anche all’inizio: non è un caso che negli ottavi che si stanno giocando vi sia una sola formazione, il Porto, non appartenente a una delle cinque grandi potenze calcistiche continentali (Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia) e l’anno scorso nessuna, 16 su 16 provenienti dalle Big Five. Prima non era mai successo, a conferma di una polarizzazione economico-finanziaria ormai quasi inarrestabile. È dal 2004 che non conquista una Champions una squadra che non è fra le prime dieci per ricavi: l’ultima fu il Porto di Mourinho”.

“Lo stesso progetto di riforma della Champions proposto dalla Uefa, oltre a penalizzare in modo rilevante i campionati nazionali, prolungherebbe la noia della prima parte del torneo, senza rendere più elettrizzante la fase finale, immutata”.

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