The Athletic celebra i vecchi Ibra e Ronaldo: “Sono squali affamati”
I "i Benjamin Button della Serie A" sono un fenomeno internazionale, spiegabile solo in parte con le statistiche. Sono cambiati con gli anni e sono diventati più letali

Ibrahimovic compirà 40 anni quest’anno. Ronaldo ha festeggiato il suo 36esimo compleanno la scorsa settimana. E giocano con ragazzini che vanno in giro dicendo cose tipo “ha l’età di mio padre”, oppure “un giorno racconterò ai miei nipoti di aver giocato con lui”.
Sono i Benjamin Button della Serie A, per stessa ammissione retorica di Ibra. E su di loro James Horncastle e Tom Worville hanno scritto un lungo pezzo su The Athletic. Per raccontare questo trend per cui il campionato italiano è letteralmente dominato da due vecchietti. Snocciolano cifre e statistiche, ovviamente, analisi delle giocate, dei movimenti. A dimostrare come tatticamente siano il centro gravitazionale di Milan e Juve, anche se negli anni hanno di molto modificato il loro gioco e raggio d’azione.
“L’enfasi è sul fatto che Ibrahimovic e Ronaldo sono punisher. Sono diventati squali. Girano in cerchio, affiorano e tornano giù prima di andare a uccidere. Restano spettacolari. Ma è uno spettacolo diverso rispetto all’inizio della loro carriera. Oggigiorno hanno una precisione laser, una tecnica pulita”.
Arthur ha recentemente raccontato una storia sull’etica del lavoro di Ronaldo: “Ci sono giorni in cui torniamo dopo una partita alle due del mattino e lui pensa all’allenamento. Chi lo fa? Io continuo a dire che è dipendente. Ma cosa si può dire a uno che ha vinto tanti Palloni d’oro.”.
Il campionato italiano, scrivono, è diventato più offensivo rispetto a quando Ibrahimovic è arrivato a Torino 15 anni fa. “L’influenza delle idee di Sacchi e Guardiola su una nuova generazione di allenatori italiani, l’allontanamento dai concetti di marcatura umana, l’introduzione del VAR e maggiori richieste ai difensori centrali e ai portieri come portatori di palla è stata una manna dal cielo per gli attaccanti d’esperienza. Non a caso il record di reti di una sola stagione in Italia è stato battuto e eguagliato due volte da Gonzalo Higuain e Immobile negli ultimi quattro anni.
Entrambi – Ronaldo e Ibra – hanno un evidente interesse personale nel dire che è il campionato più difficile in cui segnare, la Serie A. “Ma perché non concedere loro il beneficio del dubbio? Dopotutto, entrambi hanno effettivamente l’esperienza di aver giocato e vinto nei massimi campionati e sono in una posizione migliore di noi per esprimere quel giudizio. Hanno visto tutto, si sono adattati alle circostanze, si sono mossi al passo con i tempi, conoscono il loro corpo meglio di 10 anni fa e sono letali come sempre”.