La Gazzetta difende per l’ennesima volta Gattuso e poi su Milik: «Caso gestito male»

Si allunga il già chilometrico elenco di articoli in difesa di Rino («non scarica mai le responsabilità sui calciatori») e poi il passaggio sul polacco

La Gazzetta difende per l'ennesima volta Gattuso

La Gazzetta allunga il già sterminato elenco di articoli in difesa di Rino Gattuso: un fenomeno mediatico che già da tempo ha assunto proporzioni sorprendenti per non dire altro. All’ultrachilometrico elenco di peana di Gattuso, si aggiunge il colonnino a firma Olivero.

Come spesso accade quando si scrive di Gattuso, gli si attribuiscono sempre doti etiche e morali al di fuori del normale. La Gazzetta non si sottrae

Sul bilancio dell’allenatore pesa il calo di risultati dell’ultimo periodo, soprattutto in trasferta. E infatti Gattuso ha perfino esagerato nel prendersi la colpa di alcune sconfitte recenti. Ma Rino è fatto così: non cerca alibi e non è abituato a scaricare le responsabilità sugli altri.

Sarà, noi invece spesso lo abbiamo ascoltato scaricare le responsabilità sui giocatori dopo apparenti mea culpa. L’ultimo in ordine di tempo è stato Maksimovic con la sua postura, ricordarli tutti ci porterebbe via molto spazio.

Ovviamente riparte la narrazione dello spogliatoio che si è stretto attorno alla guida dell’allenatore nonostante il casting del cattivone di De Laurentiis che è il destinatario dell’articolo.

Quel che condividiamo è la chiosa su Milik.

Trattenuto per un capriccio in estate, poi messo ai margini e infine svenduto a gennaio per 12 milioni (bonus compresi) al Marsiglia dopo averne spesi 33 nel 2016. Se la gestione del polacco fosse stata diversa, il Napoli avrebbe adesso qualche milione o qualche punto in più. E magari De Laurentiis sarebbe meno furioso.

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