Corrmezz: “Lozano, da pupillo di Ancelotti a pupillo di Gattuso, alla fine tutto torna”
La questione del ruolo, che tanto aveva appassionato il dibattito tra i sostenitori e i detrattori di Ancelotti, oggi diventa un dettaglio a cui nessuno più si appiglia. Il tempo è galantuomo

Sul Corriere del Mezzogiorno, Monica Scozzafava commenta la scelta di Gattuso di schierare Lozano centravanti, oggi, contro lo Spezia. Una posizione in cui il messicano era già stato impiegato da Carlo Ancelotti.
“Date tempo al tempo: i vecchi adagi non tradiscono e di questo bisognerebbe tenerne conto, nel calcio soprattutto, prima di affrettarsi a dare giudizi. La stagione di Lozano dimostra che i cinquanta milioni investiti dal Napoli non sono stati soldi spesi male, e che la questione del ruolo che tanto aveva appassionato il dibattito tra i sostenitori e i detrattori di Carlo Ancelotti (a lui fu attribuito l’acquisto più «inutile» della sua era) oggi diventa un dettaglio a cui nessuno più si appiglia. Il tempo è galantuomo, e questo è un altro adagio che non bisognerebbe trascurare: vale per Ancelotti al quale molti imputarono molto ingenerosamente di non aver ben compreso dove il messicano si esprimesse al meglio delle sue potenzialità; vale per Lozano che, esterno o punta centrale, aveva evidentemente soltanto bisogno di essere allenato per il calcio italiano”.
Del resto fu proprio Gattuso a sottolineare il fatto che il messicano avesse bisogno di tempo per adattarsi al calcio italiano.
“Da pupillo di Ancelotti è diventato pupillo di Gattuso: alla fine tutto torna. A dimostrazione che Carletto e Rino il calcio possono vederlo alla stessa maniera”.