Albertini: «Zlatan è un valore aggiunto, ma il Milan non dipende da lui»
A Libero: «Pirlo? Il giorno che è diventato allenatore della Juventus stavamo bevendo un caffè quando l’hanno chiamato da Torino. Fu inaspettato. L'ossessione di Conte per la vittoria? L'ha imparata da Trapattoni».

Su Libero un’intervista a Demetrio Albertini, ex storico del Milan, con cui ha vinto, in 13 anni, 5 scudetti e 3 Champions. E’ un ex anche della Lazio, con cui ha vinto una Coppa Italia nell’anno 2003-04, l’unico in biancoceleste. Stasera le due squadre si confronteranno in campionato.
Albertini non ha dubbi: il Milan può lottare per lo scudetto fino alla fine.
«Lo stanno dimostrando partita dopo partita per la continuità avuta dal post lockdown. Sono imbattuti e hanno le carte in regola per restare primi fino a maggio».
Paragona Pioli a Zaccheroni.
«Zaccheroni e Pioli sono allenatori che sanno trasmettere alla squadra una tranquillità disarmante. Spesso entrambi sono stati vittime di critiche ingenerose e hanno pagato l’essere poco mediatici».
il Milan è Ibra dipendente?
«No. Ibra ha dato carattere e consapevolezza a un gruppo di ragazzi giovani, ma di indubbio talento. Zlatan è un valore aggiunto, ma il Milan non dipende da lui».
Albertini si esprime anche su Pioli alla Juventus.
«Per me non è una sorpresa. Ultimamente ha trovato gli equilibri giusti. E migliorerà ancora: Andrea ha tutte le caratteristiche per diventare un grandissimo allenatore. Il giorno stesso che è diventato allenatore della Juventus eravamo in vacanza insieme: la mattina stavamo bevendo un caffè, quando l’hanno chiamato da Torino. Fu inaspettato, fino a quel momento Pirlo era concentrato esclusivamente sulla Juve Under 23, ma non ha sofferto il grande salto».
Su Conte:
«I favoriti per me sono sempre quelli che stanno davanti, oggi c’è il Milan. L’Inter è costruita per vincere lo scudetto, l’obiettivo è quello. L’ossessione di Conte per la vittoria? Antonio è cresciuto con Trapattoni, ha imparato da lui i canoni del vincente».