Gazidis: “Razzismo? L’Italia non è un paese arretrato. Il calcio è penalizzato da stadi antiquati”
A Espn: "Il razzismo non esiste soltanto in Italia, ma è un problema per lo sviluppo della Serie A e il futuro della Lega. Bisogna prenderne coscienza"

L’amministratore delegato del Milan, Ivan Gazidis, ha rilasciato un’intervista a Espn in cui parla del razzismo nel calcio.
“Uno dei problemi è che la gente pensa che parlando di razzismo si crei a sua volta un problema. Ma non è vero. La questione è reale e il primo passo è la consapevolezza per creare una discussione sempre crescente sul tema. Nel calcio c’è questo problema, non è soltanto in Italia: bisogna prenderne coscienza e lavorare su come cambiare tutto questo. È un male sociale e per questo dobbiamo occuparcene, ma è anche un problema per lo sviluppo della Serie A e il futuro della lega. Questo non è un paese arretrato e la Serie A non è un campionato arretrato. In Inghilterra gli stadi nuovi hanno creato un ambiente diverso e inclusivo di donne, bambini, gente di qualsiasi tipo, che li ha fatti sentire al sicuro alle partite. Così è cambiato il comportamento della gente. Il calcio italiano è penalizzato dagli stadi antiquati, così come lo è la tecnologia delle strutture per individuare i trasgressori delle regole”.