Fonseca: “Molto colpito da Friedkin. Serve un direttore sportivo che costruisca una squadra vincente”
A Record: "Ho sentito la totale fiducia della proprietà nei miei confronti. Il Milan ha investito bene sul mercato, così come il Napoli. La gente deve capire che vincere in Italia è molto più difficile"

L’allenatore della Roma, Paulo Fonseca, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano portoghese Record.
“Questi sono tempi difficili a causa della pandemia, quindi è complicato programmare per il futuro. È iniziata la mia seconda stagione alla Roma e dobbiamo renderci conto che c’è stato un profondo cambiamento nel club da quando sono arrivato. C’è stato il passaggio di proprietà, ora c’è la questione del direttore sportivo che può finalmente arrivare. È importante che il club sia in grado di stabilizzarsi e di trovare il giusto equilibrio in modo da poter ottenere risultati positivi. L’obiettivo della squadra è quello di fare meglio della scorsa stagione: abbiamo iniziato a costruire con una squadra molto giovane, ma dobbiamo anche capire la realtà e il contesto in cui siamo inseriti, tenendo in considerazione che ci sono due squadre che fanno investimenti molto più grandi della Roma. C’è una squadra con un progetto solido da diversi anni – l’Atalanta – e che sarà più forte quest’anno dopo l’esperienza della Champions. La Lazio è una squadra che non è cambiata negli ultimi anni, ha anche lo stesso allenatore da cinque stagioni e ha meccanismi consolidati. C’è un Milan più forte, che si è rafforzato e ha investito bene, così come il Napoli. Vogliamo inserirci nella lotta per la Champions League, consci che ci siano due o tre squadre in lotta per il titolo, mentre ce la giocheremo con le altre”.
Sulle difficoltà di adattamento al campionato italiano e a Roma:
“Credo di essermi adattato facilmente al nuovo contesto. È estremamente motivante allenare in Italia. Ogni partita è una storia diversa e questo è entusiasmante per un allenatore che è innamorato del gioco come me. La verità è che la mia squadra gioca sempre per vincere e allo Shakhtar ho avuto questa possibilità. Qui a Roma è più difficile, teniamo presente che la Roma non vince un trofeo da oltre 12 anni e la gente deve capire che vincere in Italia è molto più difficile, tanto che negli ultimi anni ha vinto quasi sempre solo la Juventus”.
Fonseca ha espresso un giudizio positivo sull’arrivo di Friedkin:
“Penso che il nuovo presidente sia entrato nel club in modo molto equilibrato e realistico, comprendendo la realtà del club. Penso che per noi sia stata estremamente importante la sua vicinanza, soprattutto alla squadra, la preoccupazione per risolvere i problemi, risolvere tutto ciò che è legato al funzionamento del team; tutto questo è stato molto importante per noi. Sono rimasto molto colpito in senso positivo“.
Sul mercato estivo:
“Noi allenatori non siamo mai soddisfatti dal mercato. Ci sono una o due posizioni in cui avremmo potuto migliorare. È stato il mercato più difficile degli ultimi anni a causa della pandemia. Ci sono ovviamente grandi preoccupazioni finanziarie da parte dei club e la verità è che ci sono stati molti prestiti e scambi e questo significa qualcosa. Per me era importante avere Smalling, era importante avere Pedro e Mkhitaryan e sono stati importanti gli arrivi di Kumbulla e Borja Mayoral. Penso che sarebbe stato importante l’arrivo di un giocatore per sostituire Kluivert, ma non è stato possibile. Ora non dimentichiamo che la Roma è stata senza un direttore sportivo per diversi mesi, il che ha influenzato anche i nostri movimenti sul mercato“.
E ancora, sul punto:
“Penso che sia importante avere un direttore sportivo che possa aiutare molto a costruire una squadra vincente in futuro”.
Infine, ancora sulla proprietà:
“Nelle mie conversazioni con i nuovi proprietari ho sempre sentito totale fiducia nel mio lavoro”.