Bradley dei Lakers rinuncia alla ripresa NBA (e a 650.000 dollari) per salvaguardare la salute del figlio
Il difensore di Los Angeles non si chiuderà nella "bolla" di orlando: uno dei suoi tre figli soffre di problemi respiratori cronici

Niente Disney World, niente “bolla”, niente ripresa del campionato NBA. I Lakers perdono Avery Bradley per il finale di stagione. Lo scudiero di Lebron James, grandissimo difensore, ha deciso di rinunciare alla parte finale del campionato di basket americano che si giocherà in Florida nei prossimi 2-3 mesi.
La scelta – costosa anche in termini economici visto per il regolamento NBA dovrà rinunciare a circa 650.000 dollari di salario – riguarda la salute di uno dei suoi tre figli. Liam, 6 anni, soffre di problemi respiratori cronici che gli avrebbero impedito di raggiungere il padre e la famiglia all’interno della “bolla” di Orlando, e che in caso di contagio lo avrebbero messo seriamente a repentaglio.
“Pur essendomi impegnato con i miei compagni e con l’organizzazione, alla fine gioco a basket per provvedere alla mia famiglia”, ha detto Bradley. “In un momento storico come questo, non posso pensare di prendere una decisione che metta a rischio, neppure minimo, la salute e il benessere della mia famiglia”.
Bradley è anche uno dei giocatori più attivi, insieme a Kyrie Irving, nel dibattito sull’opportunità di riprendere a giocare mentre gli Stati Uniti sono scossi dalle tensioni razziali: “Prometto che utilizzerò il tempo lontano dal campo per concentrarmi sulla formazione di progetti che possano migliorare la mia comunità”.