Repubblica: esperti scettici sulla ripresa della Serie A a maggio
Il nodo sono i diritti tv: i broadcaster detentori potrebbero non pagare le ultime tranche. Il campionato potrebbe anche slittare a settembre e poi cominciare il nuovo

foto Hermann / Kontrolab
Il calcio prova a riorganizzarsi, ma sempre con la mentalità che tutto questi si tratti di un raffreddore passeggero. Repubblica fa il punto sulla nuova organizzazione che vorrebbe dare la Uefa e anche la Lega Serie A.
Per quel che riguarda le coppe, la Uefa potrebbe eliminare le partite andate e ritorno.
Il nodo dei campionati, in tutta Europa, è anche quello dei diritti televisivi: i broadcaster detentori potrebbero non pagare le ultime tranche. La Serie A, in costante contatto coi medici sportivi, spera di riuscire a giocare tra il 2 e l’8 maggio: una speranza su cui però esistono forti perplessità di molti esperti consultati in queste ore. Un team di 4-5 persone ha il compito di studiare i calendari. Con un ostacolo: la scadenza del 30 giugno, a oggi termine ultimo per completare le partite, anche perché dopo quel termine scadono contratti e prestiti annuali.
Scrive Repubblica che si registrano aperture sulla deroga.
In Federcalcio, la linea è: «Concludere il campionato a qualunque costo»: per questo si è arrivati a suggerire di giocare le ultime partite a settembre dopo le vacanze, per poi ripartire col nuovo campionato. Un azzardo. e forse una follia. per scongiurare il rischio di dover chiudere il campionato in anticipo senza vincitori e vinti.