Omicidio Ciro Esposito / Dopo un anno di indagini la Procura di Roma non ha individuato i 4 incappucciati che erano con Gastone

Chiuse le indagini sull’omicidio Ciro Esposito. Ecco cosa scrive oggi sulla Gazzetta dello Sport Alessandro Catapano, uno dei giornalisti che ha seguito meglio questa vicenda. “Ci sono voluti quasi 11 mesi per chiudere le indagini sui fatti tragici di Tor di Quinto, che lasciarono a terra il 29enne napoletano Ciro Esposito, morto dopo 53 giorni […]

Chiuse le indagini sull’omicidio Ciro Esposito. Ecco cosa scrive oggi sulla Gazzetta dello Sport Alessandro Catapano, uno dei giornalisti che ha seguito meglio questa vicenda.

“Ci sono voluti quasi 11 mesi per chiudere le indagini sui fatti tragici di Tor di Quinto, che lasciarono a terra il 29enne napoletano Ciro Esposito, morto dopo 53 giorni di agonia. Il tempo necessario per chi ha dovuto barcamenarsi tra testimoni silenti, perizie complicate e prove insufficienti. Testimonianza ne è la sparizione dall’avviso di chiusura indagini inviato ieri dai pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio dei quattro elementi, presumibilmente romanisti, vestiti di nero e coperti da caschi integrali che avrebbero sostenuto l’azione aggressiva di Daniele De Santis nei confronti del pullman di tifosi napoletani, inne- scando la miccia poi degenerata in rissa e sparatoria. La posizione di quei quattro è «momentaneamente accantonata», spiegano dalla Procura, perché gli elementi raccolti sono insufficienti. Bastano, invece, quelli riscontrati a carico di De Santis perché «Gastone», ancora detenuto nell’infermeria di Regina Coeli, risulti indagato per omicidio volontario, porto abusivo d’arma da fuoco, rissa aggravata, lesioni e lancio di materiale pirotecnico. Mentre a Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito, i compagni di Ciro feriti dagli spari, la Procura contesta la rissa aggravata e le lesioni, che sarebbero state in- ferte (anche con un’arma da taglio) a De Santis.”

“Sono gli unici tre indagati per cui i pm nel giro di un paio di settimane chiederanno il rinvio a giudizio. Sulla chiusura delle indagini l’avvocato Tommaso Politi, difensore di «Gastone», che ha ammesso di aver sparato, afferma che «era quello che ci aspettavamo, ma è importante che sia stato riconosciuto che De Santis è stato oggetto, a sua volta, di una aggressione brutale. Faremo chiarezza al processo, ma va messo in risalto come la Procura abbia riconosciuto che è stato raggiunto da alcune coltellate». Il Gup dovrà cominciare a chiarire quando sono arrivate. E questo, probabilmente, sarà lo snodo principale del processo”.

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