Repubblica – L’equivoco Sarri: i tifosi hanno confuso il personaggio con l’uomo

I tifosi hanno capito tardi che look e slogan facevano parte del gioco, bello finché è durato. Ma il Comandante non si sente un traditore, ha interpretato la parte, marciandoci magari un po’

L'equivoco Sarri: i tifosi hanno confuso il personaggio con l'uomo

Marco Azzi su Repubblica parla di equivoco Sarri

L’errore è stato confondere il personaggio e l’uomo; i napoletani hanno conosciuto il primo e ignorato il secondo.

Si sono convinti che Sarri fosse un eroe, un comandante rivoluzionario

questo era diventato Maurizio Sarri per i tifosi del Napoli, convinti di avere trovato in lui un nuovo paladino senza scadenza, fedele per sempre alla bandiera azzurra come Maradona.

Da questo equivoco nasce l’odio e la sensazione di tradimento per il suo passaggio alla Juventus. Invece di Sarri a Napoli non restano tracce, il tecnico  rimasto confinato per 3 anni nella sua casa in provincia uscendo solo per andare al centro tecnico per gli allenamenti. A Napoli veniva solo per le partite

Dei tre anni di Sarri sono rimasti pochissimi selfie: il segnale di un distacco reale e insospettabile, agli antipodi con il legame viscerale tra il Comandante e i tifosi del Napoli. È stato quello ad andare in frantumi con il passaggio alla Juve, non un rapporto umano rimasto invece embrionale

Sarri ha interpretato bene il suo ruolo, ma solo un ruolo era, sottolinea Azzi

Per questo i napoletani fischieranno Sarri: hanno capito tardi che look e slogan facevano parte del gioco, bello finché è durato. Ma il Comandante non si sente un traditore, ha interpretato la parte, marciandoci magari un po’.

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