Il taccuino di Benitez / Sarà difficile spiegare che abbiamo battuto la Roma anche senza Maradona in tribuna.

Napoli-Roma 2-0, il taccuino di Rafa Benitez (Sabato pomeriggio edition) Come dicono tanti, regaliamo il primo tempo agli avversari. Me ne sono ricordato guadando l’orologio dopo il primo gol. Tre minuti.  Ora diranno che regaliamo sempre i primi due minuti agli avversari. Po’ro Totti non andare via, nei tuoi occhi il sole muore già. Sulla […]

Napoli-Roma 2-0, il taccuino di Rafa Benitez (Sabato pomeriggio edition)

Come dicono tanti, regaliamo il primo tempo agli avversari. Me ne sono ricordato guadando l’orologio dopo il primo gol. Tre minuti. 

Ora diranno che regaliamo sempre i primi due minuti agli avversari.

Po’ro Totti non andare via, nei tuoi occhi il sole muore già.

Sulla posizione di Totti abbiamo lavorato. Andava tenuto lontano da Pjanic per evitare che insieme creassero gioco. Con quell’inizio arrembante, lo abbiamo costretto ad abbassarsi per coprire e uscire dal suo ruolo. Totti, scusa se la colpa è un poco mia, se non so tenerti ancora qua. 

Sarà difficile spiegare che abbiamo battuto la Roma anche senza Maradona in tribuna. 

Però in tribuna c’era Pepe Reina. 

Come dicono tanti, a centrocampo siamo sempre in inferiorità numerica. Me ne sono ricordato quando la Roma lì in mezzo non ci capiva niente.

Come dicono tanti, il 4-2-3-1 non è un modulo adatto. Me ne sono ricordato quando Garcia per recuperare e rimettersi in partita ha abbandonato il 4-3-3 e si è schierato come? Con il 4-2-3-1. Curioso.

Con il primo gol nei minuti iniziali, potevamo anche aspettare che la Roma venisse fuori per andare a giocare con i lanci lunghi per Gonzalo alle spalle del loro centrocampo. 

Quando Koulibaly ha cambiato le scarpette, come si fa con le gomme in Formula 1, è diventato un imperatore. 

Koulibaly è quel giocatore sul conto del quale, il 25 settembre, un giornale ha scritto: “Non in grado di elevare il tasso di qualità complessivo”.

Koulibaly è quel giocatore definito, sempre dallo stesso giornale, ma il 20 ottobre, goffo. Goffo.

David Lopez, al centro, ha oscurato Nainggolan. Ha corsa, fiato, quantità, ma anche qualità tecnica di scuola spagnola.

David Lopez è quel giocatore sul conto del quale, il 25 ottobre, un giornale ha scritto: non un “giocatore da poter garantire la differenza”.

Totti sostituito. Ti prego, po’ro Totti non andare via, senza i tuoi capricci che farò.

Le sostituzioni di Garcia non hanno modificato l’andamento della partita. Le nostre sì. Meno male perché, come hanno scritto, tatticamente ero stato messo sotto da Colantuono. 

In tre partite giocate a Napoli da Garcia, tre vittorie per noi. Un 3-0, un 1-0, un 2-0.

Uscite precise sui cross alti, una parata attenta sul primo. “L’insicurezza del giovane Rafael” avevo letto stamattina. 

Ho visto Maggio fare un cross alla Brehme, però di destro. Spesso Maggio è anche arrivato in anticipo. Sembrava Aprile. 

Un Napoli che voleva vivere, volare, che toglieva il fiato.

A tratti abbiamo manovrato con una velocità che mi pareva di guardare un flipper. 

Perché allora siamo lontani dalla Roma? Lo sappiamo, perché 2 rigori sbagliati potevano essere 5 punti in più. *

Callejon capocannoniere. Lo guardo Higuain e ripenso all’offerta dell’Atletico Madrid. Siamo stati bravi a trattenerlo. Calle, non lasciarmi solo no, non andar via, senza te morirei, senza te scoppierei, senza te brucerei tutti i sogni miei.

Gonzalo è ritrovato. Si è lasciato alle spalle la delusione mondiale e quella per l’uscita dalla Champions. Solo senza di te che farei.

La fiducia adesso c’è, vediamo dove possiamo arrivare. *

E’ stata la vittoria di una squadra che lavora accanto ai tifosi *

Spalla a spalla funziona, avete visto?

E allora perché non restare così? Spalla a spalla.
Il Ciuccio

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