Ora il Napoli ha il secondo miglior attacco del campionato. Atalanta e Roma ci diranno se la crisi è finita

Stop all’entusiasmo per la girandola di gol di domenica sera, favorita negli ultimi venti minuti da un Verona sbilanciato, ma fioccano cifre incoraggianti. Il terzo posto s’è avvicinato a due punti (Sampdoria e Udinese 16, Napoli 14). Il Napoli, in campionato, è al quinto risultato positivo, tre vittorie e due pareggi. Negli ultimi cinque turni […]

Stop all’entusiasmo per la girandola di gol di domenica sera, favorita negli ultimi venti minuti da un Verona sbilanciato, ma fioccano cifre incoraggianti.

Il terzo posto s’è avvicinato a due punti (Sampdoria e Udinese 16, Napoli 14). Il Napoli, in campionato, è al quinto risultato positivo, tre vittorie e due pareggi. Negli ultimi cinque turni hanno fatto meglio solo la Juventus (13 punti) e la Lazio (12). Undici punti per Napoli e Sampdoria, 10 per Roma e Udinese, 9 per il Milan, 7 per l’Inter, 6 per la Fiorentina. Molti pronosticano un duello Napoli-Lazio per il terzo posto. Di riserva, il Milan.

Contro il Verona è dilagata la migliore formazione con cinque rientri rispetto alla sconfitta di Berna con lo Young Boys: Koulibaly, David Lopez, Callejon, Hamsik, Insigne, Higuain. E gli uomini che fanno la differenza l’hanno fatta.

Callejon, a segno da cinque partite, è il capocannoniere della serie A con 7 centri, uno in più di Tevez e Honda. Il risveglio degli assi è stato deflagrante con i primi gol in campionato: doppietta per Hamsik, tripletta con un rigore per Higuain (più un gol regolare annullato). Con la goleada al Verona, il Napoli ha il secondo migliore attacco del campionato (16 gol) come la Juventus, dietro al Milan (17 reti) e davanti alla Lazio (15 gol), a Roma e Inter (14).

Per Marek Hamsik cifre pesanti nella storia azzurra. Con 81 gol tra campionati e coppe è davanti a Savoldi (77), a Canè e Vinicio (70). Con 70 gol in campionato ha superato Vinicio (69) ed è a un gol da Altafini (71) e a tre da Careca (73).

Sistemato per le feste il Verona e spente le luci della ribalta, la trasferta di Bergamo mercoledì sera e il big-match con la Roma sabato pomeriggio diranno se il Napoli è risorto e non si parlerà più di crisi. Saranno raffronti pesanti.

Ma se il Napoli ha ritrovato il gusto del gioco, la determinazione nella pressione sugli avversari, la convinzione di potersi battere al meglio e, soprattutto, i gol di Higuain e Hamsik, che mancavano da troppo tempo, con il rilancio di tutto il potenziale offensivo, allora è possibile che si sia finalmente tornati al Napoli di Benitez dell’anno scorso.

Senza dubbio, il morale è tornato alle stelle e la squadra s’è liberata della malinconia degli ultimi tempi.

Vincendo largamente, ha concesso ancora gol al Verona (due). Il Napoli, sinora, su tredici gare tra campionato ed Europa, ha chiuso due sole partite senza prendere gol (1-0 al Sassuolo, 2-0 allo Slovan, entrambe in trasferta). Fin quando l’attacco segnerà più gol di quanti ne finiscono nella porta di Rafael siamo a cavallo. Ma sinora solo quattro volte il Napoli ha segnato più degli avversari: contro il Genoa (2-1), lo Sparta Praga (3-1), il Torino (2-1) e il Verona (6-2).

Mimmo Carratelli

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