Damascelli: il problema non è costruire uno stadio ma un nuovo Milan
In un turno di campionato quasi superfluo, l'unico sparo nel buio è la quarta sconfitta in sei giornate della squadra di Giampaolo

“Il problema non è quello di costruire un nuovo stadio a Milano ma di costruire un nuovo Milan”.
Scrive così Tony Damascelli su Il Giornale. E spiega che non intende solo una squadra vera, ma un gruppo solido, che
“restituisca dignità a un club che ha fatto la storia del calcio mondiale e che non può finire così depresso e toreato dall’avversario come è accaduto contro la Fiorentina, eccitata da Chiesa ed esaltata dal trentaseienne Ribery”.
La squadra di Giampaolo viene fuori da 4 sconfitte in 6 partite e i fischi che le riserva San Siro, con la curva svuotata “per rassegnazione”, sono solo sale su una ferita già aperta.
In un turno di campionato quasi superfluo, dove Inter e Juve vincono e non fa neppure più notizia il successo del Napoli, della Roma e della Lazio, “l’unico sparo nel buio” è il risultato di Milano.
Vacillano le teste degli allenatori, con radio mercato che dà Gattuso come probabile sostituto di Andreazzoli e in bilico anche Di Francesco.
“Ritiratosi Zamparini resistono i reduci, Preziosi e Ferrero vivono sotto scorta in questo mondo consegnato ai delinquenti (la procura di Genova è in ferie da anni?) e soffrono per le loro squadre a fine corsa. La notte può portare scompiglio. Non so come dormirà Giampaolo”.