Gasperini: «Se mi dicessero “butta la palla in tribuna e vinci tutte le partite”, lo farei»
Al Corriere della Sera: «Il risultato è ciò che conta. Poi credo che giocando bene si abbiano maggiori possibilità di arrivare al successo»

Gasperini (Photo Hermann)
Il Corriere della sera intervista Giampiero Gasperini allenatore dell’Atalanta.
Non erano in molti a scommettere sulla sua permanenza a Bergamo. Quanto è stato vicino alla Roma?
«Penso sia normale che dopo una stagione come quella che abbiamo vissuto si aprano tante opportunità. Ma la priorità per me era rimanere qui con la sfida della Champions da affrontare. Credo che lo stesso ragionamento lo abbiano fatto anche molti giocatori».
Non è stato doloroso rinunciare a ingaggi più ricchi?
«La Cina e gli Stati Uniti ora offrono stipendi elevati, ma se decidi di rimanere dove sei non hai rimpianti».
Tra giochisti e risultatisti a quale partito si iscrive?
«Il risultato è ciò che conta. Poi credo che giocando bene si abbiano maggiori possibilità di arrivare al successo. Se mi dicessero “butta la palla in tribuna e vinci tutte le partite” lo farei