Bocca (Repubblica): Conte scopre che nemmeno a Suning piace sprecare i soldi

“Pensava di essere arrivato nel ristorante da 100 euro e invece è all'osteria. L'Inter ha deciso di non essere schiava del mercato, anche perché è forte anche così”

conte sulla nazionale

Fabrizio Bocca su Repubblica commenta che “purtroppo per Conte” l’Inter sta dimostrando di essere forte anche così. Così con la stessa formazione dell’anno scorso, senza Icardi e Nainggolan, ma soprattutto senza Lukaku e Dzeko. Dunque un’Inter che vince nonostante non siano arrivati i rinforzi chiesti da Conte e che dimostra, secondo Bocca,

che i soldi sono sì la via più breve per la soluzione di tutti i problemi, ma non per questo a nessuno va a genio buttarli dalla finestra. Nemmeno Suning che ha 30.000 dipendenti e 30 miliardi di dollari di fatturato, spende volentieri 85 milioni per Lukaku e 20 milioni per Dzeko (a un anno dalla scadenza di contratto, quando si libererà a zero euro).

Tutto questo semplicemente perché non è necessario, perché non è detto che ci si debba adeguare alle richieste impossibili di calciatori, procuratori e società. Al di là del caso Icardi, gestito in maniera superficiale da Marotta, l’Inter ha deciso di non essere schiavo del mercato.

Antonio Conte pensava di essere arrivato finalmente nel paese dei balocchi e di poter davvero cenare in ristoranti da 100 euro, ma alla fine è dovuto ricorrere a tutto il mestiere appreso in 13 anni di carriera d’allenatore, da Arezzo all’Inter, passando per Bari, Atalanta, Siena, Juventus, Nazionale, Chelsea. Campionato e Champions ci daranno un panorama meno da “Vamos alla Playa”, un attaccante o due l’Inter a Conte dovrà comprarli, ma lo farà con meno affanno e senza paura di rimanere a piedi. Intanto anche stasera si cena discretamente all’osteria…

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