Codice di giustizia sportiva: Gravina accelera per frenare un golpe di Lotito
Il Corriere della Sera spiega che il presidente della Lazio si opponeva all'articolo che dava il via al rinnovamento degli organi. Ghirelli, Lega Pro: "E' il nostro 25 aprile"

Abbiamo scritto ieri dell’approvazione del nuovo Codice di giustizia sportiva, dell’astensione di Micciché, Balata e Marotta e del voto contrario di Lotito.
Oggi il Corriere della Sera spiega meglio quanto accaduto, parlando dello scontro tra Lega di Serie A e Figc consumatori proprio sulla nuova normativa.
Miccichè aveva chiesto un rinvio della discussione a lunedì in modo da poter approfondire il testo, il presidente della Figc Gravina non ha voluto perdere tempo, perché, per diventare esecutivo, il codice dovrà essere approvato dalla Giunta del Coni l’11 giugno.
A causa di questo muro contro muro c’è stata l’astensione di cui abbiamo scritto.
Il Corriere, però, spiega anche il motivo del voto contrario di Lotito su cui il comunicato di ieri della Figc non dava dettagli.
Il presidente della Lazio si è opposto all’articolo che “prevede la decadenza di tutti gli organi al momento dell’entrata in vigore delle nuove regole disciplinari”.
Il quotidiano ipotizza che l’accelerata di Gravina per la votazione sia stata determinata dalla volontà di mettere un freno alle pretese di Lotito:
“I più maligni sostengono che la votazione sia stata accelerata per scongiurare un golpe di Lotito”.
Il presidente di Lega Pro Ghirelli, a proposito dell’approvazione del nuovo Codice, ha definito la giornata di ieri molto importante perché il nuovo codice dà il via ad un importante rinnovamento degli organi:
“È il nostro 25 aprile, la fine di un’epoca, quando qualcuno diceva “a Fra’ ce penso io”.