Juric e Montella peggio di Ballardini e Pioli sulle rispettive panchine
Calcio Finanza riporta i dati di dodici casi di avvicendamenti in panchina del 2018/19 , nove volte si è avuto un miglioramento nella media dei punti. In due occasioni, però, i risultati sono peggiorati.

Non sempre, in Serie A, cambiare allenatore funziona.
Secondo quanto scrive Calcio e Finanza, su dodici casi di avvicendamenti in panchina avvenuti nel 2018/19 nelle squadre italiane, nove volte si è avuto un miglioramento nella media dei punti. In due occasioni, però, i risultati sono peggiorati.
Durante il campionato sono stati otto i club che hanno scelto di effettuare un cambio in panchina. Quattro di essi lo ha fatto due volte. Sono Genoa, Chievo, Udinese ed Empoli.
“Scelte quasi sempre giustificabili: la media punti degli allenatori esonerati è stata infatti di 0,98 punti a gara, con una proiezione di 37 punti realizzabili in 38 giornate”.
La media è alzata in modo notevole da Ballardini, esonerato dal Genoa dopo aver conquistato 12 punti in 7 gare, e da Pioli, dimessosi dalla Fiorentina dopo 39 punti in 31 giornate.
I numeri sono invece in leggera crescita per gli allenatori subentrati, in confronto a quelli dei loro predecessori.
La media punti degli allenatori arrivati a campionato in corso è stata di 1,06 punti a partita, con una proiezione su 38 gare di 40 punti.
La bilancia pende a favore di chi è subentrato per 0,09 punti a partita: in proiezione su 38 partite ciò vale 3 punti.
Hanno invece fatto peggio Juric e Montella, con una netta differenza rispetto a Ballardini e Pioli.
“Senza considerare infatti questi due cambi, il divario tra esonerati-subentrati sarebbe vicina a raddoppiare: la media degli esonerati scenderebbe a 0,88, quella dei subentrati salirebbe a 1,15 con una differenza di 0,28 punti a favore di questi ultimi”.
FOTO DA CALCIO FINANZA