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Il Livorno alzerà le barricate, servirà il tiro da fuori

Il campo pesante (jesce sole), un Livorno prevedibilmente arroccato (5-4-1), le assenze di Higuain, Callejon, Albiol e Zuniga, oltre a Maggio, e la difesa ancora ritoccata rendono piuttosto complicato il match di campionato al San Paolo per il Napoli che deve “dimenticare” l’Arsenal. Serata triste a Londra, pomeriggio di resurrezione a Fuorigrotta sperando che almeno Hamsik tiri su la cresta.
Il Livorno concederà poco (quarta difesa del torneo), arretrerà anche Greco a centrocampo, lasciando Paulinho unica punta, allineerà gli esterni ai tre della difesa e il tutti dietro la palla è servito. Il campo inzuppato di pioggia renderà difficile anche al Livorno l’attacco con i suoi pesi leggeri (il brasiliano Paulinho in campo, lo svizzero di origini nigeriane Emeghara in panchina). L’equilibrio va rotto subito con un Napoli padrone e lestamente in gol prima che il match si arruffi.
Che squadra sarà con sei dei quattordici desaparecidos (salvando Reina) dell’Emirates Stadium? E’ una prova importante per dimostrare il completo assorbimento della delusione e del non-gioco in Inghilterra. Prova ancora più importante per valutare lo stato di salute della squadra, apparso in calo dopo solo sei partite di campionato e i due impegni europei.
Vedremo più il magico Napoli anti-Borussia? Non avremo gli stessi undici che giocarono contro i tedeschi perché c’è una quasi emergenza e si passa dal turn-over di convenienza a un turn-over obbligato per l’indisponibilità fisica di mezza squadra. A parte il comportamento dei difensori (7 gol presi in otto partite), sarà da vedere come si svilupperà la manovra offensiva senza Higuain, ma non potrà ripetersi la vuota prova di Londra. All’Emirates tutto il Napoli ha fatto vacanza.
Sarà la velocità di Mertens l’arma efficace? Sarà la verve di Dzemaili il migliore sostegno offensivo? Quanto potrebbe rendere Insigne sul campo allentato? E quale sarà la partita di Pandev, se gioca, e di Hamsik, gli uomini di maggiore classe? Gli interrogativi sono tanti e quello maggiore riguarda il ritorno in corsa dell’intera formazione, il ritorno al sin prisa pero sin pausa di Benitez, possesso-palla e verticalizzazioni efficaci, collettivo senza smagliature. Sopraggiunge la sosta e si può dare il massimo.
Il Livorno è appena salito dalla B, ma ha un tecnico “pratico” che fa giocare la squadra senza fronzoli, tutta concentrata a contenere e ripartire. Però, con una sola punta e Greco a supporto, le ripartenze toscane non dovrebbero creare problemi se non ci saranno distrazioni nelle retrovie azzurre. L’offensiva del Napoli troverà spazi e corridoi intasati (Duvan a sorpresa dall’inizio?). Attorno al “vecchio” Rinaudo, l’ex monumento azzurro, 1,91 e 33anni, si aggregano difensori di grande rendimento e vedremo due linee di sbarramento, cinque dietro e quattro avanti, come fece saggiamente il Sassuolo. Contro avversari di tale specie, la velocità è essenziale, vietato portare palla, scambi rapidi e gioco incisivo sulle fasce. Mertens ci regalerà il suo primo gol? Il belga segnava puntualmente in Olanda, 66 centri in quattro anni.
Pandev sarà il falso “nueve”? Si spera molto che non ci sia in campo il “falso” Hamsik di Londra. E che se Duvam gioca, Duvan o Zapata che sia si dia una scossa dando mordente e velocità al suo fisico da wrestling e ai suoi 22 anni costati otto milioni di euro. Il tiro dalla distanza sarà essenziale contro il muro toscano e i calci piazzati vanno sfruttati a dovere.
Dopo la sosta ci sarà il big-match sul campo della Roma. Bisogna arrivarci bene facendo bottino pieno contro il Livorno.
Mimmo Carratelli

SERIE A – SETTIMA GIORNATA.
Sabato 5: Chievo-Atalanta, Inter-Roma. Domenica 6: Parma-Sassuolo, Bologna-Verona, Catania-Genoa, Napoli-Livorno, Sampdoria-Torino, Udinese-Cagliari, Juventus-Milan, Lazio-Fiorentina.

CLASSIFICA: Roma 18; Napoli e Juventus 16; Inter 14; Fiorentina 11; Lazio e Verona 10; Livorno, Torino, Milan 8; Udinese e Cagliari 7; Parma e Atalanta 6; Genoa, Chievo, Catania 4; Bologna 3; Sampdoria e Sassuolo 2.

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