«Io sono coerente». Almeno Benitez ha capito cosa lo attenderà al prossimo (mezzo) passo falso

«Io sono coerente». Al novantesimo sembra tutto facile. Due a zero al Genoa a Marassi. Doppietta di Goran Pandev. I fantasmi del Sassuolo scacciati. Magari domani ci sarà pure qualcuno che scriverà l’elogio del turn over. «Io sono coerente». E quella coerenza ha un nome e cognome: Duvàn Zapata (il presidente vuole che si chiami […]

«Io sono coerente». Al novantesimo sembra tutto facile. Due a zero al Genoa a Marassi. Doppietta di Goran Pandev. I fantasmi del Sassuolo scacciati. Magari domani ci sarà pure qualcuno che scriverà l’elogio del turn over.
«Io sono coerente». E quella coerenza ha un nome e cognome: Duvàn Zapata (il presidente vuole che si chiami Duvàn) messo al centro dell’attacco a Marassi, mentre a Napoli da giorni non si parla d’altro che del turn over. L’altro giorno in conferenza stampa dieci domande, tutte e dieci sul turn over.
«Io sono coerente». E quindi Higuain e Hamsik si accomodano in panchina. Ha avuto coraggio, Rafa, per non dire altro. Lui la chiama coerenza. E anche capacità di trasmettere un messaggio forte e chiaro alla squadra. Si fa così, a prescindere dalle critiche. E la squadra ha risposto. Sia chiaro, il Genoa non è il Barcellona. Fin qui ha vinto una sola partita, contro la Sampdoria. Ma il Napoli ha giocato un ottimo primo tempo. Possesso di palla, controllo della partita. Un ottimo Reina, capace anche di far ripartire l’azione. E due gol di Pandev, uno di sinistro e l’altro di destro. Contava il risultato. Punto.
Nella ripresa un mezzo passo indietro. Mentale più che fisico, a parere di chi scrive. Serve concentrazione per giocare come vuole Benitez. Bisogna essere mentalmente sul campo, non lasciarsi scorrere la partita addosso. Com’è invece accaduto col Sassuolo e in parte a Marassi. Il Genoa però è poca roba. Soffriamo il giusto, il minimo sindacale. Con Cannavaro al centro della difesa al posto di Albiol in difficoltà muscolare.
«Io sono coerente». È finita con Hamsik in panchina e Higuain mezz’ora in campo inutilmente. Si è beccato anche un’ammonizione. Ottimo Callejon. Quanto sta crescendo Insigne. Schierato a Marassi largo in un 4-4-2, come nell’Under 21.
Il coerente Benitez ha scacciato i fantasmi. Ma ha avuto un assaggio di quel che lo attenderà al prossimo passo falso. Mezzo o intero che sarà.
Massimiliano Gallo

Correlate

La lezione di Benitez sull’autolesionismo di Napoli: «La città scelga se lamentarsi o sostenerci»

di - Se qualcuno fino a oggi poteva nutrire qualche dubbio sul reale pensiero di Rafa Benitez a proposito di Napoli e dell’ambiente napoletano, da oggi possiamo dire che qualsiasi dubbio può definirsi fugato. Nella inconsueta sede della Stazione Marittima, il tecnico spagnolo ha tenuto una conferenza stampa che ancora una volta è stata una sorta di […]

Friedkin

Il ritiro punitivo lasciamolo al Borgorosso Football Club

di - Diciamo la verità, questa vicenda del presunto ritiro del Napoli è stata una pagliacciata. Tanto ridicola quanto emblematica. Da qualsiasi angolatura la si inquadri, presenta imperfezioni. E imperfezioni, va da sé, è un eufemismo. A lungo assente, praticamente quasi sempre quest’anno, dalla scena mediatica e spesso anche dagli spalti, Aurelio De Laurentiis irrompe nella vita […]

C’era una volta Gonzalo Higuain, il re che Napoli continua ad aspettare

di - Diciamo la verità, siamo ben oltre i tre indizi di Agatha Christie. Siamo al tenente Colombo, che di prove ne accumula lungo tutta la puntata e lentamente, ma inesorabilmente, incastra il colpevole. Qui non si tratta di un delitto, per carità. Magari di una scomparsa. Dov’è finito Gonzalo Higuain? Non è un caso che nelle […]

Che cosa è successo al Napoli che ha annientato la Roma? Prestazione indecente contro il Milan

di - Che cosa è successo? È francamente inspiegabile. Questo Napoli il primo novembre travolgeva la Roma al San Paolo e sette giorni dopo andava a vincere a Firenze. Il brutto inizio di stagione, contraddistinto dalla prematura uscita dalla Champions, sembrava alle spalle. E invece il Napoli è sparito di nuovo. Sul 2-0 contro il Cagliari sono […]

Immagine non disponibile

Napoli non è consapevole di stare vivendo calcisticamente al di sopra delle proprie possibilità

di - Venerdì sera non ho guardato Fiorentina-Juventus. Un po’, confesso, le partite del nostro campionato non mi appassionano più; un po’ in concomitanza c’era Borussia Dortmund-Hoffenheim. E sì, il caro Borussia Dortmund, quella squadra per cui in tanti ci sfottono perché continuiamo a parlarne e fare paragoni. Venerdì la squadra di Klopp era ultima in classifica. […]

Che peccato Gabbiadini

Gabbiadini, un diamante da sgrezzare. Come Insigne

di - Manolo Gabbiadini. Non si parla che di lui. In modo anche inconsueto. Non ricordo una trattativa di mercato chiusa e pressoché annunciata – come sembra leggendo qua e là – a campionato in corso. Somiglia a uno di quei tormentoni che hanno contraddistinto le recenti sessioni di calciomercato e che spesso si sono conclusi non […]

Il bilancio del Napoli smaschera la leggenda del pappone

di - E insomma, il giorno della presentazione del bilancio del Napoli è arrivato. Il giorno dello smascheramento del pappone che lucra sulla passione di noi poveri altri che gli versiamo migliaia e miglia di euro nelle casse è arrivato. E incredibilmente – meraviglia! – si scopre che Aurelio De Laurentiis ha rasentato il rischio di fare […]

Nel libro di Trombetti, Noè si è trasferito a Castel Volturno e somiglia tanto a De Laurentiis

di - In “Morte di un matematico napoletano”, di Mario Martone, un Toni Servillo non ancora noto al grande pubblico smonta un grande Carlo Cecchi in versione Renato Caccioppoli che parla del metodo che lui utilizzerebbe per togliersi la vita: “Ma il comico non era superiore al tragico?”, lo interrompe citando una sua frase. A quella tavolata, […]