Caro Cavani, il business dei tifosi è sognare di vincere. Perciò ci servono i 63 milioni: trovali, invece di rilasciare interviste

Funziona così: se te ne vuoi andare, cominci ad alzare la voce. Prima ti affidi ai titoli dei giornali o dei siti, poi magari mandi in avanscoperta il procuratore. E, infine, prendi tu la parola. È successo a Jovetic e ora è il turno di Cavani. Edinson ha ripetuto né più né meno quel che […]

Funziona così: se te ne vuoi andare, cominci ad alzare la voce. Prima ti affidi ai titoli dei giornali o dei siti, poi magari mandi in avanscoperta il procuratore. E, infine, prendi tu la parola. È successo a Jovetic e ora è il turno di Cavani. Edinson ha ripetuto né più né meno quel che disse Hamsik due anni fa. Ora facciamo finta di dimenticarcene, perché Marek vuol rimanere a Napoli a vita. Ma andò così, rilasciò un’intervista in cui si offrì al Milan e dichiarò che il suo tempo a Napoli era finito. Poi disse che avevano travisato il suo pensiero. Non c’è nulla di male, per carità. È il professionismo.

Che possiamo dirti noi, Edinson? Ci hai voluto far sapere che te ne vuoi andare, che sì a Napoli sei cresciuto ma che il tuo processo di miglioramento non si è certo esaurito. Noi argomenti per trattenerti non ne abbiamo. E poi suona persino spiacevole, lesivo del nostro amor proprio. E anche del tuo. Non potremmo mai desiderare di castrare qualcuno che ci ha regalato tante gioie. È giusto che tu riesca a coronare i tuoi sogni. Essere allenati da Mourinho alletterebbe ciascuno di noi.

C’è solo un aspetto, Edinson. Quei 63 milioni. Noi non vogliamo trattenerti, davvero. Non ci interessa. Però sarebbe ingiusto da parte tua negarci anche la chance di divertirci dopo di te (sempre che quella somma venga poi reinvestita, lo so, ma tu lasciaci illudere). Il tuo business è avere giustamente più onori e più soldi. Il nostro è poter contare su una squadra forte che ci faccia sognare. In fin dei conti sei stato qui tre anni, non avevi certo la pretesa di entrare definitivamente nei nostri cuori. Come si dice? Comportiamoci da professionisti. Trova i 63 milioni e la gabbia – che anche tu hai voluto – si aprirà. Noi ti saluteremo con gli omaggi che ti dobbiamo. Ma gridare ai quattro venti il proprio desiderio di andarsene solo per far abbassare il prezzo (perché, al momento, quei 63 milioni nessuno li offre) non è da professionisti. Vedi, il tifo, i sentimenti in questo c’entrano poco. È un discorso d’affari. Business. Il tuo come il nostro.
Massimiliano Gallo

Correlate

La lezione di Benitez sull’autolesionismo di Napoli: «La città scelga se lamentarsi o sostenerci»

di - Se qualcuno fino a oggi poteva nutrire qualche dubbio sul reale pensiero di Rafa Benitez a proposito di Napoli e dell’ambiente napoletano, da oggi possiamo dire che qualsiasi dubbio può definirsi fugato. Nella inconsueta sede della Stazione Marittima, il tecnico spagnolo ha tenuto una conferenza stampa che ancora una volta è stata una sorta di […]

Friedkin

Il ritiro punitivo lasciamolo al Borgorosso Football Club

di - Diciamo la verità, questa vicenda del presunto ritiro del Napoli è stata una pagliacciata. Tanto ridicola quanto emblematica. Da qualsiasi angolatura la si inquadri, presenta imperfezioni. E imperfezioni, va da sé, è un eufemismo. A lungo assente, praticamente quasi sempre quest’anno, dalla scena mediatica e spesso anche dagli spalti, Aurelio De Laurentiis irrompe nella vita […]

C’era una volta Gonzalo Higuain, il re che Napoli continua ad aspettare

di - Diciamo la verità, siamo ben oltre i tre indizi di Agatha Christie. Siamo al tenente Colombo, che di prove ne accumula lungo tutta la puntata e lentamente, ma inesorabilmente, incastra il colpevole. Qui non si tratta di un delitto, per carità. Magari di una scomparsa. Dov’è finito Gonzalo Higuain? Non è un caso che nelle […]

Che cosa è successo al Napoli che ha annientato la Roma? Prestazione indecente contro il Milan

di - Che cosa è successo? È francamente inspiegabile. Questo Napoli il primo novembre travolgeva la Roma al San Paolo e sette giorni dopo andava a vincere a Firenze. Il brutto inizio di stagione, contraddistinto dalla prematura uscita dalla Champions, sembrava alle spalle. E invece il Napoli è sparito di nuovo. Sul 2-0 contro il Cagliari sono […]

Immagine non disponibile

Napoli non è consapevole di stare vivendo calcisticamente al di sopra delle proprie possibilità

di - Venerdì sera non ho guardato Fiorentina-Juventus. Un po’, confesso, le partite del nostro campionato non mi appassionano più; un po’ in concomitanza c’era Borussia Dortmund-Hoffenheim. E sì, il caro Borussia Dortmund, quella squadra per cui in tanti ci sfottono perché continuiamo a parlarne e fare paragoni. Venerdì la squadra di Klopp era ultima in classifica. […]

Che peccato Gabbiadini

Gabbiadini, un diamante da sgrezzare. Come Insigne

di - Manolo Gabbiadini. Non si parla che di lui. In modo anche inconsueto. Non ricordo una trattativa di mercato chiusa e pressoché annunciata – come sembra leggendo qua e là – a campionato in corso. Somiglia a uno di quei tormentoni che hanno contraddistinto le recenti sessioni di calciomercato e che spesso si sono conclusi non […]

Il bilancio del Napoli smaschera la leggenda del pappone

di - E insomma, il giorno della presentazione del bilancio del Napoli è arrivato. Il giorno dello smascheramento del pappone che lucra sulla passione di noi poveri altri che gli versiamo migliaia e miglia di euro nelle casse è arrivato. E incredibilmente – meraviglia! – si scopre che Aurelio De Laurentiis ha rasentato il rischio di fare […]

Nel libro di Trombetti, Noè si è trasferito a Castel Volturno e somiglia tanto a De Laurentiis

di - In “Morte di un matematico napoletano”, di Mario Martone, un Toni Servillo non ancora noto al grande pubblico smonta un grande Carlo Cecchi in versione Renato Caccioppoli che parla del metodo che lui utilizzerebbe per togliersi la vita: “Ma il comico non era superiore al tragico?”, lo interrompe citando una sua frase. A quella tavolata, […]