Inler un gladiatore. Da otto, come Hamsik

PAGELLE NAPOLI-JUVENTUS DE SANCTIS 7 – Sventa i tre tiri più pericolosi (18’ Marchisio, 70’ Bonucci, 73’ Pepe). Sicuro nelle uscite. Comanda nell’area piccola. Una grande respinta a pugni su una punizione di Pirlo, grande intervento su una punizione di Del Piero. CAMPAGNARO 7,5 – Difende bene e quando va avanti fa il vuoto sulla […]

PAGELLE NAPOLI-JUVENTUS

DE SANCTIS 7 – Sventa i tre tiri più pericolosi (18’ Marchisio, 70’ Bonucci, 73’ Pepe). Sicuro nelle uscite. Comanda nell’area piccola. Una grande respinta a pugni su una punizione di Pirlo, grande intervento su una punizione di Del Piero.

CAMPAGNARO 7,5 – Difende bene e quando va avanti fa il vuoto sulla fascia destra sovrapponendosi a Maggio. Due eccezionali spunti offensivi nel primo quarto d’ora allarmano la Juve che soffre sulla fascia di Caceres ed Estigarribia.

CANNAVARO 6,5 – Un lottatore che non si fa mettere in difficoltà da Borriello che arretra per sottrarlo al cuore della difesa azzurra. Spazza via il pallone senza esitazioni.

ARONICA 7 – Quando occorre si dirotta su Borriello o su Del Piero. Non concede nulla. Un gran salvataggio in area su Borriello. Si prende una gomitata da Quagliarella (89’) che costa l’espulsione al bianconero.

MAGGIO 7 – Partita di grande sacrificio. Comincia in attacco travolgendo Estigarribia. Poi difende sulla linea a cinque quando la Juve fa la pressione maggiore.

DZEMAILI 7 – Si fa notare poco in attacco, si frena tatticamente per dare intensità al centrocampo napoletano. Diventa un giocatore-diga. Scintille continue nel confronto con Vidal e per il cileno è serata nera, la spunta raramente e scompare alla distanza.

INLER 8 – Un gladiatore. Lotta su ogni pallone e contro qualunque avversario, da Marchisio a Del Piero. Una gara intensa, generosa, irriducibile. Dà l’avvio all’azione del raddoppio spezzando a centrocampo la trama della Juve.

HAMSIK 8 – E’ suo il gol del raddoppio, un diagonale preciso da destra sul palo opposto, una esecuzione di classe. Si batte con grande ardore. Talvolta intralcia Pirlo, più spesso accorre nel cuore del centrocampo azzurro per fare diga con gli altri. Ed è sempre pronto per il contrattacco. Esce all’85’.

DOSSENA 6,5 – Entra per Hamsik e collabora alla difesa finale della vittoria.

ZUNIGA 7,5 – Grande serata per il colombiano. Comincia alla grande, in fase offensiva mettendo in crisi il blocco juventino di destra. Schiaccia di testa la prima palla-gol del Napoli, ma Storari non si fa sorprendere. Si sottrae ai raddoppi. Spesso, partendo dalla metà campo azzurra, va via a Vidal (botte continue). Un gran salvataggio in tuffo nell’area napoletana su un pericoloso cross di Estigarribia. Soffre quando entra Pepe, ma con la collaborazione di Aronica resiste e ribatte.

LAVEZZI 7 – Barba da moschettiere. Un combattente. Se è stata la partita dell’addio, stavolta ha riempito i cuori dei tifosi. E’ l’arma azzurra che sorprende la Juve nel primo tempo, ne disorienta la difesa, tiene palla, vince molti duelli, sfugge ai raddoppi di marcatura. Va anche al tiro (fuori). Si procura il rigore del vantaggio (atterrato da Storari). Dà proprio tutto. Esce stremato al 67’.

PANDEV 7 – Prende il posto di Lavezzi negli ultimi venti minuti. Entra subito in partita. Lotta e offre ad Hamsik l’assist del raddoppio.

CAVANI 7 – L’esecuzione del rigore è perfetta (mentre in tribuna De Laurentiis si copre gli occhi). Gara molto generosa, con pochi palloni giocabili. Fermato sulla via del gol da un fuorigioco inesistente (lancio basso di Lavezzi). Spesso su Pirlo o sul difensore bianconero che imposta l’azione. Spesso anche in difesa. Esce al 92’.

BRITOS s.v – Entra per Cavani nei minuti di recupero. Un rinvio, nient’altro.

MAZZARRI 8 – Porta all’Olimpico una squadra di guerrieri. Regala a De Laurentiis il primo trofeo. Punta su Lavezzi e il Pocho gli regala una partita di grande intensità. I titolarissimi tornano alla ribalta. Tatticamente ottiene da Inler e Dzemaili una autentica diga a centrocampo che annulla le proiezioni di Vidal e Marchisio. Anche la difesa non commette errori. La vittoria è anche merito suo.

MIMMO CARRATELLI

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