Zazzaroni: «Bielsa dice che la sconfitta è una morte apparente, ecco Conte è come lui»
A Kiss Kiss Napoli: «Questi allenatori hanno il terrore della sconfitta. Non pensano alla vittoria, pensano a non perdere. Sono 17 anni che Conte è così e non cambierà mai».

As Roma 30/11/2025 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Tre vittorie consecutive per scacciare via la crisi e tante voci riguardanti un presunto scollamento tra Antonio Conte e la squadra. Di questo e altro ancora ha parlato il direttore del Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, durante la trasmissione “Radio Goal” su Kiss Kiss Napoli.
Zazzaroni: «La squadra del Napoli è totalmente con l’allenatore»
«Una partita molto matura da parte del Napoli», ha esordito Zazzaroni analizzando il successo degli azzurri contro la Roma. «Difensivamente ha giocato benissimo: molto bene Buongiorno e Rrahmani, bene anche Di Lorenzo. Poi quando c’è da fare contropiede con Neres e Lang si va a nozze. Nel secondo tempo il Napoli si è coperto, non ha dato spazio alla Roma e Gasperini ha provato a inventarsi qualcosa, ma a parte il tiro finale di Baldanzi non è mai arrivato dall’altro lato», ha sottolineato.
Quanto invece alle dinamiche interne allo spogliatoio e alla filosofia del tecnico leccese, il giornalista ha affermato: «La squadra è totalmente, integralmente con Antonio Conte. La descrizione che ha dato Bielsa di sé stesso devi applicarla totalmente a Conte. Questi allenatori hanno il terrore della sconfitta. Non pensano alla vittoria, pensano a non perdere. Bielsa dice che la sconfitta è una morte apparente. Sono 17 anni che Conte è così e non cambierà mai».
Per la cronaca, nella stessa intervista citata da Zazzaroni, l’attuale Ct dell’Uruguay aveva anche detto: «Sono un generatore di tensione. Quando arrivo, l’ambiente diventa teso. Per questo mi mostro raramente. Sono tossico. Seguirmi, ti rende peggiore. Ci sono tipi tossici che vedono solo gli errori che stanno correggendo, che sono esigenti, che non sono mai soddisfatti di nulla che parlano solo del lavoro che stanno facendo. Quando vanno a mangiare, leggono il giornale perché non vogliono integrarsi con chi gli sta intorno, così non devono parlare di cose che li distraggono da tutto ciò. Io sono così, ma non pensate che mi piaccia».
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Conte ha imposto al Napoli un esame di coscienza collettivo e si è rivista la ferocia scudetto (Gazzetta)
I giorni di pausa di Antonio Conte durante ila sosta della Nazionale continuano a far discutere e scrivere, ora in positivo. Ecco la Gazzetta dello Sport con Luigi Garlando:
Prima è tornato a casa Antonio Conte, a Torino, poi è tornato a casa il Napoli, in testa alla classifica. Le due cose non sono scollegate. L’esame di coscienza collettivo, imposto dal tecnico leccese con il suo personalissimo Aventino, durante la sosta, ha prodotto una sgasata etica, prima che tecnica e due vittorie perentorie contro squadre di rango (Atalanta, Roma) che hanno riportato in vetta i campioni d’Italia, al fianco del Milan, oltre l’Inter e i giallorossi. Si sono riviste le motivazioni feroci e l’ossessione difensiva (quinto clean-sheet) pre-scudetto. Dopo quello dell’Inter, un altro scalpo eccellente che vale doppio, perché ottenuto da una squadra trasfigurata dalle assenze. Gol partita di Neres. La chiave del successo è stato il tridente veloce, affamato di profondità. E’ qui la svolta. Il Napoli d’inizio stagione che voleva spalmare in campo tutta la qualità che aveva (da De Bruyne in giù), per palleggiare ed essere dominante, si è trovato spesso ingolfato. Ora che ha accettato di fare un passo indietro e liberare campo davanti da risalire in corsa con Neres e Lang (troppo trascurati finora), ha ritrovato la parte migliore di se stesso. E ora aspetta la Juve con l’anima in festa.











