Toni Nadal: «Alcaraz e Ferrero? I tennisti pagano i coach per sentirsi dire quello che vogliono»

Lo zio-coach di Rafa Nadal: "Mi ha sorpreso, soprattutto dopo una stagione così positiva, è numero uno al mondo. Ma il tennis non c'entra in questa decisione"

Alcaraz

NEW YORK, NEW YORK - AUGUST 21: Carlos Alcaraz of Spain talks with his coach Juan Carlos Ferrero during a practice session ahead of the 2025 US Open at USTA Billie Jean King National Tennis Center on August 21, 2025 in the Queens borough of New York City. Sarah Stier/Getty Images/AFP Sarah Stier / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

“Certo che mi ha sorpreso, soprattutto dopo una stagione così positiva”. Così Toni Nadal commenta la separazione tra Alcaraz e Ferrero. Secondo lo zio-mentore e coach storico di Rafa Nadal, “la cosa più logica era continuare. Sono sorpreso perché Alcaraz finisce come numero 1 al mondo”.

“Capisco che la decisione spetta a Carlos perché Ferrero ha dichiarato di voler continuare, quindi immagino che la decisione non sia legata al tennis. I rapporti nel mondo del tennis sono difficili perché chi paga, ovvero il giocatore, di solito paga per sentire ciò che vuole sentire”.

“Per me era facile dire al mio giocatore cose che non gli piaceva sentire perché era diverso, era mio nipote, era un rapporto diverso”.

“A livello tennistico, Carlos deve essere molto soddisfatto del lavoro svolto da Ferrero in tutto questo tempo”. Alcaraz ha iniziato con Ferrero quando aveva 15 anni, e ha vinto 280 delle 345 partite giocate (81,1% di vittorie) . Non male.

“Mi sarebbe piaciuto che Ferrero avesse continuato perché penso che stesse facendo un ottimo lavoro… Mi sarebbe piaciuto che fossero rimasti insieme per tutta la loro carriera perché penso che entrambi abbiano fatto molto bene. Ma non credo che questo influenzerà Alcaraz perché è un ottimo tennista”.

Correlate