“Solo Slot non ne riconosce il valore”, Chiesa osannato dai tifosi del Liverpool. Slot apre alla sua cessione

«Qualche volta Federico ha avuto un buon impatto entrando dalla panchina, ma abbiamo molte alternative nella sua posizione», ha dichiarato il tecnico. L'altra sera, Chiesa gli ha salvato la panchina

Chiesa

Liverpool's Italian striker #14 Federico Chiesa celebrates scoring their third goal during the English Premier League football match between Liverpool and Bournemouth at Anfield in Liverpool, north west England on August 15, 2025. (Photo by Paul ELLIS / AFP) /

La parentesi di Federico Chiesa al Liverpool non è mai decollata e, mai come stavolta, sembra che l’esterno sia destinato a salutare i Reds per trovare più spazio altrove. Anche le parole del tecnico, Arne Slot, lasciano poco spazio all’interpretazione.

«Sicuramente qualche volta in questa stagione Federico ha avuto un buon impatto entrando dalla panchina, ma abbiamo molte alternative nella sua posizione», ha dichiarato l’olandese in conferenza stampa.

Intanto Chiesa viene osannato dai tifosi

Intanto, sui social, tanti tifosi del Liverpool fanno giustamente notare che se non fosse stato per Chiesa a quest’ora Slot si sarebbe potuto ritrovare senza panchina. Proprio l’ex Juventus, infatti, si è reso protagonista di un prodigioso recupero/salvataggio al 94′ dell’ultima sfida di Premier contro il Southampton (1-1). Per i Reds sarebbe stata la settima sconfitta in 14 partite di campionato…


Sempre sui social si leggono messaggi tipo “Solo Slot non si rende conto del valore di Chiesa” o del simile tenore. Oggi come oggi, non mancano le voci che prospettano per il figlio d’arte un ritorno in Italia. Non è da escludersi tuttavia un clamoroso cambio di scenario nel caso in cui il tecnico olandese dovesse essere esonerato.

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Cosa vuole Slot? La smetta di lamentarsi, il Liverpool ha speso 446 milioni di sterline (Telegraph)

Quando André Villas-Boas era allenatore del Chelsea, entrò in conferenza stampa e dichiarò che la rosa del suo club non era paragonabile a quella del Manchester City. Era il marzo 2012 e Villas-Boas fu esonerato dopo la partita successiva. Un dirigente del Chelsea stava quasi sbattendo la testa contro un muro per la frustrazione fuori dalla sala stampa perché aveva espressamente detto a Villas-Boas di smettere di parlare di altri club. E poi lo fece comunque. Lo racconta il Telegraph, usando l’aneddoto come gancio per parlare di Slot.

Il punto dell’analisi di Jason Burt è che Arne Slot dovrebbe evitare di lamentarsi della forza altrui visto che per rafforzargli il Liverpool hanno speso la bellezza di 446 milioni di sterline. Non ci fa una gran figura.

“Slot deve smetterla di parlare di altri club. La maggior parte degli allenatori lo fa. È una classica tattica di deflessione. Jürgen Klopp, il predecessore dello Slot, lo faceva sempre, soprattutto quando si trattava del City. Ma Slot non si sta facendo alcun favore mentre cerca di interrompere una straordinaria serie di sei sconfitte nelle ultime sette partite del Liverpool. In effetti, in queste situazioni c’è sempre il pericolo di convincersi a fare ulteriori guai, irritare i tifosi già frustrati e, alla fine, infastidire la dirigenza del club, per quanto solidale. Queste cose possono diventare auto-avveranti”.

“Crede che la squadra del Liverpool non sia abbastanza forte, dopo aver speso 446 milioni di sterline nella sessione estiva di calciomercato, la cifra più alta mai spesa da un club di Premier League. E sarebbe stata ancora di più se l’acquisto di Marc Guéhi da 35 milioni di sterline all’ultimo minuto fosse andato a buon fine”.

“La discussione spesa/spesa netta può continuare all’infinito. Ma non lamentatevi di non avere una squadra abbastanza forte quando avete speso così tanto. Il Liverpool ha deciso di sottoporsi a una radicale ristrutturazione. Nessuno li ha costretti a farlo. Slot rischia anche di cadere nella trappola esasperante di lamentarsi di troppe partite”.

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