Lindsey Vonn incorona la Emma Aicher: «Impressionante»

Dopo le gare in Engadina, Aicher vdisputerà uno slalom in notturna. Nessun’altra lo farà. Perché «Mi piace semplicemente sciare». (Raceskimagazine)

vonn Lindsey Vonn

US former Olympic Alpine skier Lindsey Vonn speaks during an interview on the sidelines of the Olympic AI Agenda event at Lee Valley VeloPark in east London on April 19, 2024. The Olympic AI Agenda is the third in a trilogy of strategy documents launched under Thomas Bach’s presidency, and presents the envisioned impact that artificial intelligence can deliver for sport. Ben Stansall / AFP

A 22 anni la tedesca Emma Aicher è l’eccezione che conferma la regola nello sci alpino moderno. Polivalente autentica, capace di vincere dalla discesa allo slalom, a St. Moritz ha battuto anche Vonn e Goggia. Una carriera già internazionale, un carattere tranquillo e un sogno enorme: la Coppa del Mondo generale. Nel mondo dello Sci, Aicher è il nome nuovo che cambia gli equilibri incoronata anche dalla leggenda Lindsey Vonn. Il profilo di Gianmario Bonzi per Raceskymagazine

Emma Aicher, la polivalenza che non esiste più nello sci (tranne per lei)

Nel panorama dello sci alpino femminile, Emma Aicher è un’anomalia tecnica e culturale. A soli 22 anni è l’unica vera polivalente rimasta in Coppa del Mondo: discesa libera, SuperG, slalom gigante e slalom speciale. Tutto. E tutto ad alto livello. A St. Moritz ha messo in fila Lindsey Vonn e Sofia Goggia, ovvero le due discesiste simbolo degli ultimi vent’anni. Un risultato che vale più di una vittoria: è una dichiarazione d’intenti.

“Nata da madre svedese e padre tedesco, cresciuta a Sundsvall, Aicher ha avuto un percorso nomade prima di trovare stabilità in Baviera. Ha gareggiato da giovanissima per la Svezia, è passata da Austria e Svizzera, Paese con cui conserva un legame profondo, e oggi rappresenta la Germania”.

La sciata leggera di Aicher e l’eredità delle grandi tedesche

Aicher colpisce per la naturalezza. La sua sciata è fluida, poco dispendiosa, quasi gentile con la neve. Accarezza le curve, senza mai forzare. Un tratto che richiama alcune grandi interpreti tedesche del passato e che oggi si rivede anche in Lena Dürr, sua compagna di squadra. Con una differenza sostanziale: Aicher lo fa in ogni specialità. Ha già vinto in discesa e SuperG, è salita sul podio in slalom e in gigante ha come miglior risultato un dodicesimo posto. “Per ora”, verrebbe da aggiungere. Le sue caratteristiche ricordano da vicino quelle di Maria Riesch, altra campionessa totale capace di dominare su più terreni.

Aicher, battere Vonn e Goggia, restando se stessa

Dopo il trionfo nella discesa bis di St. Moritz, le sue parole sono state ridotte all’essenziale: «Sono molto soddisfatta». Nessuna euforia, nessuna costruzione. «Resto una persona piuttosto tranquilla», spiega. È il suo marchio di fabbrica: non finge mai. Lindsey Vonn, simbolo assoluto dello Sci moderno, non ha avuto dubbi: «È impressionante. Semplicemente fantastica. Continuerà a gareggiare ai vertici per molti anni». Parole che pesano, soprattutto perché arrivano da chi ha dominato un’epoca.

Il grande obiettivo di Emma Aicher è dichiarato: vincere la Coppa del Mondo generale. Vuole provare ciò che il suo idolo Marco Odermatt ha già vissuto quattro volte. Cosa la colpisce di lui? «Il suo modo di sciare. Semplicemente fantastico. Ma ho anche la sensazione che rimanga sempre se stesso».  Dopo le gare in Engadina, Aicher volerà subito a Courchevel per uno slalom in notturna. Nessun’altra lo farà. Alla domanda su come riesca a conciliare tutto, risponde con semplicità disarmante: «Mi piace semplicemente sciare».

La Germania torna sulla mappa dello Sci

Aicher sta riportando la Germania al centro dello Sci internazionale, con effetti evidenti anche sul piano mediatico e pubblicitario. «Yes, baby!», esulta Felix Neureuther ai microfoni dell’Ard al suo arrivo. E il commentatore rincara: «Aicher davanti a Vonn e Goggia. Alleluia!».

La pressione aumenterà, inevitabilmente. Lei sembra pronta: «La pressione maggiore me la metto comunque da sola». Ed è forse proprio questo il segreto di Emma Aicher: essere già avanti, senza mai farlo vedere.

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