Infantino realizza la “legge Wenger” per modificare una volta per tutte la regola del fuorigioco (Mundo Deportivo)

World Sport Summit di Dubai: «Consideriamo la regola del fuorigioco, che richiede che l’attaccante sia dietro o in linea con il difensore: forse in futuro dovrà essere completamente davanti per essere considerato in fuorigioco».

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FIFA President Gianni Infantino addresses a Sport and Sustainable Development Summit at the Carrousel du Louvre (Louvre Carrousel) in Paris on July 25, 2024, one day ahead of the opening ceremony of the Paris 2024 Olympic Games. (Photo by Andre PAIN / POOL / AFP)

Gianni Infantino, presidente della Fifa, ha rilanciato una proposta per modificare la regola del fuorigioco. Visto chi la propone, bisogna prenderla molto sul serio per una possibile introduzione in un futuro non troppo lontano. In teoria, servirà a favorire il gioco offensivo. Ecco le sue parole riportate da Mundo Deportivo:

«Anni fa abbiamo introdotto il Var per rendere il calcio più giusto, dando all’arbitro la possibilità di correggere un errore che milioni di persone, a casa o anche allo stadio, potevano aver visto”, ha dichiarato Infantino al World Sport Summit in corso a Dubai.

Continuiamo a migliorare il Var con tecnologie sempre più avanzate per aiutare gli arbitri a prendere la decisione giusta. Continuiamo a esaminare le regole, chiedendoci come rendere il gioco più offensivo, più attraente».

Infantino realizza la Legge Wenger

Ed è qui che riemerge l’idea di cambiare la regola del fuorigioco, già lanciata tempo fa da Arsène Wenger, responsabile dello sviluppo globale del calcio per la Fifa, e attualmente in fase di prova. Per questo è conosciuta come la ‘Legge Wenger’.

«Consideriamo la regola del fuorigioco, che è evoluta negli anni e richiede che l’attaccante sia dietro o in linea con il difensore: forse in futuro dovrà essere completamente davanti per essere considerato in fuorigioco»

L’idea è definire la posizione di fuorigioco solo quando l’attaccante è completamente oltre il difensore, non solo con una parte del corpo che può toccare la palla (escludendo braccia e mani), come si applica dal 1990.

Ha aggiunto poi Infantino:

«Stiamo anche valutando misure per evitare perdite di tempo. È importante che il gioco scorra fluido, quindi le interruzioni devono essere ridotte al minimo”. In questo senso è già in uso la segnalazione di calcio d’angolo quando il portiere impiega più di otto secondi per rimettere il pallone in gioco con le mani».

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