In Germania club e ultras contrari alla stretta del governo sui divieti e ai biglietti nominali: «gli stadi sono luoghi sicuri»

«Ci sono meno incidenti che in altri settori». Ma poi, si chiedono, come si controllano i documenti di tutti gli spettatori? (Süddeutsche Zeitung)

borussia dortmund

Mg Londra 01/06/2024 - finale Champions League / Borussia Dortmund-Real Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: tifosi Borussia Dortmund

In Germania club e tifosi  si uniscono in vista della conferenza dei ministri degli Interni, opponendosi a divieti generalizzati e biglietti nominali. Le statistiche mostrano un calo della violenza negli stadi, mentre politici e ultras discutono sul ruolo della tifoseria. Le manifestazioni dimostrano compattezza e capacità di mobilitazione nazionale. Il dibattito resta acceso tra sicurezza, dialogo e gestione delle misure. Lo scrive la Süddeutsche Zeitung 

In Germania, tifosi e club uniti contro i biglietti nominali negli stadi

In vista della conferenza dei ministri degli Interni, club e tifosi di calcio in tutta la Germania hanno serrato i ranghi. Avviene dopo anni di tensione, in cui le controversie tra Lega calcio tedesca (Dfl) e tifosi avevano interrotto la comunicazione. Ora, ad esempio, si parla di un recente incontro ad Augusta di tutti i club bavaresi di prima e seconda divisione. I rappresentanti di alto livello dei club e i maggiori gruppi ultras si sono scambiati opinioni sulla loro posizione in merito alla riunione dei ministri degli Interni. Anche una dichiarazione di cinque club professionistici del Baden-Württemberg (Stoccarda, Heidenheim, Friburgo, Hoffenheim e Karlsruher) ha dimostrato un forte consenso tra la tifoseria e i club.

I cinque club chiedono un “dibattito più obiettivo”. Le statistiche basate sui dati della polizia, mostrano un calo della violenza. Quindi mettono in guardia contro “divieti generalizzati di accesso agli stadi”. Chiedono “una maggiore disponibilità al dialogo”. Anche il Norimberga sostiene la stessa tesi.

Sotto accusa il previsto inasprimento delle linee guida sui divieti negli stadi. Gli addetti ai lavori ritengono che la richiesta di imporre questi divieti a livello centrale da una commissione nazionale, anche durante un’indagine, sia più attuale che mai.

In rapporto al numero di spettatori, il numero di incidenti è incredibilmente basso, afferma Rossow. “Ogni anno vengono alle nostre partite 650.000 persone, più della popolazione di Norimberga. In confronto, il numero di incidenti è incredibilmente basso. Ci sono cifre completamente diverse in altri settori della società”. Sperber denuncia anche il populismo all’opera da parte dei politici e ricorda che i tempi degli hooligans scatenati negli stadi sono finiti.

Domenica a Lipsia, la polizia stima che fossero 8.000 le persone che hanno manifestato con lo slogan “Il calcio è sicuro – Stop al populismo, sì alla tifoseria”. Gli organizzatori parlano di 20.000 persone, mentre osservatori neutrali stimano la cifra a 13.000. La manifestazione ha mostrato che gli ultras possono mobilitare più persone a livello nazionale in pochi giorni rispetto alla maggior parte delle organizzazioni politiche.

In Germania ritengono impossibile controllare biglietto e documento

Infine, sul piano delle misure, i biglietti nominali mirano a “garantire che la persona che ha acquistato il biglietto sia effettivamente presente allo stadio”, come sottolinea Schuster. Tuttavia, i tifosi sottolineano che questa misura sarebbe efficace solo se, oltre al biglietto, venisse controllato anche un documento d’identità al tornello, cosa praticamente impossibile in stadi da 50.000 spettatori.

Misure più severe sono attualmente promosse in particolare dal Ministro degli Interni della Bassa Sassonia, Daniela Behrens (SPD), Andy Grote (Amburgo/SPD), Joachim Herrmann (Csu) e Armin Schuster. In attesa del vertice di Brema, resta centrale la controversia se la violenza nel calcio sia effettivamente un problema, con club e tifosi che sottolineano i dati che mostrano un calo della violenza negli stadi, mentre i ministri degli Interni segnalano l’aumento dell’uso di artifici pirotecnici e delle ore dedicate alle operazioni di polizia.

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