De Silvestri (Bologna): «Siamo molto uniti tra di noi, con un bel mix di culture. I ruoli nello spogliatoio sono precisi»
In conferenza: «Pressioni? Quando hai esperienza le impari ad apprezzare. Giochiamo contro il Napoli che è stata la più forte della scorsa stagione»

Lorenzo De Silvestri, calciatore del Bologna, è intervenuto in conferenza stampa presso l’Al-Awwal Park Stadium alla vigilia del match tra Napoli e Bologna che si disputerà domani sera, ore 20. Di seguito l’intervento integrale.
De Silvestri: «Siamo una bella realtà umanamente, abbiamo molti leader»
«Noi siamo una bella realtà sotto il profilo umano, ciascuno di noi prende iniziativa di parlare e motivare, di tirar fuori il massimo di ognuno anche con le parole. Questo è molto bello, come nel caso di Orsolini che ci ha motivati tutti. Siamo qua, la Coppa è qui e noi portiamo l’esperienza della finale dell’anno scorso. La affronteremo come abbiamo sempre affrontato ogni partita decisiva o importante di questo percorso, sono fiducioso che la prenderemo nel modo giusto»
Sulle emozioni prima della finale.
«Io vado molto a braccio, mi fido del mio istinto. Mi piace mettere a disposizione la mia esperienza, ormai sono 20 anni che sono in Serie A. Mi metto a disposizione di un gruppo che già da tre anni performa in senso mentale in modo incredibile. I ruoli nello spogliatoio sono ben precisi, abbiamo una predisposizione al sacrificio e alla voglia di fare gruppo, sia da parte di chi gioca titolare che da parte di chi non gioca che è sempre molto coinvolto. Questa è una fortuna, lo sa tutto l’ambiente e questo è bellissimo, siamo tutti stretti con la squadra. Il gruppo è consapevole della propria forza ed è sereno, abbiamo voglia di far vedere chi siamo»
Sulla Coppa Italia.
«Abbiamo già fatto la storia avendo portato 20mila persone a Roma. Giusto ricordarlo insieme, ma c’è sempre il presente, qualcosa di nuovo, un nuovo traguardo. Questo è un motivo di orgoglio, abbiamo fatto crescere il club ma queste pressioni sono bellissime, è meraviglioso essere in questa situazione. Quando hai un po’ d’esperienza, sono pressioni che impari anche ad apprezzare, giocare contro squadre come il Napoli che è stata la più forte della scorsa stagione.»
Vi sentite liberi mentalmente?
«Questo gruppo vive le giornate in questo modo. Quando c’è da spingere, siamo molto concentrati. Abbiamo disputato grandissime partite così. Siamo molto uniti tra di noi, con un bel mix di culture. Quando affronti grandi squadre, devi compensare anche con il gruppo e credo che l’uomo venga prima del calciatore e questo gruppo ha superato sfide importanti da Sinisa in poi. È un insieme di fattori che ci rende così.»











