A Bari l’8 dicembre è la giornata contro i De Laurentiis, la squadra lavora con la polizia fuori allo stadio (Gazzetta)

L’aria è pesantissima intorno al San Nicola. Poliziotti alla presentazione del nuovo allenatore. I De Laurentiis assenti e contestati. Lunedì la manifestazione di protesta

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Mc Roma 13/09/2023 - photocall serie Tv ‘Vita da Carlo’ seconda stagione / foto Mario Cartelli/Image nella foto: Luigi De Laurentiis-Aurelio De Laurentiis

A Bari l’8 dicembre è la giornata contro i De Laurentiis, la squadra lavora con la polizia fuori allo stadio (Gazzetta)

È fissata per lunedì 8 dicembre la manifestazione a Bari contro la famiglia De Laurentiis che secondo la tifoseria e la città tiene in ostaggio il Bari Calcio. Bario che naviga nei bassifondi della classifica di Serie B, ha cambiato allenatore e il nuovo tecnico – Vivarini – ha esordito con una sconfitta per 5-0 a Empoli. Sul volo di ritorno c’è stata una lite accesa tra alcuni tifosi e alcuni calciatori.

Ne scrive la Gazzetta dello Sport.

È un Bari che non ha pace, quello che Vincenzo Vivarini ha ereditato da Fabio Caserta poco più di una settimana fa. Con una classifica assai deficitaria, mille problemi tecnici da risolvere e una tifoseria in subbuglio. Prova ne sia la burrasca tra calciatori e tifosi sul volo Pisa-Bari di sabato scorso dopo la disfatta di Empoli (5-0), nonché la manifestazione di protesta popolare contro la proprietà De Laurentiis, annunciata per il giorno dell’Immacolata. È un Bari che avrebbe bisogno di riflessioni accurate e un periodo di lavoro sodo sul campo, piuttosto che affrontare in serata il recupero contro la Juve Stabia.

L’aria è pesantissima intorno al San Nicola. Lo si è capito dalla presenza di un paio di camionette della Polizia, a presidiare il campetto dell’antistadio, dove ieri mattina ha lavorato la squadra. L’ha confermato la partecipazione (da spettatori) di alcuni agenti delle forze dell’ordine alla conferenza stampa di presentazione del tecnico. Tutto è rigorosamente blindato nell’universo Bari, per motivi di ordine pubblico. Conseguenze di una stagione nata con il piede storto e che ha creato un nuvolone di timori e di lecite preoccupazioni. Proprietà ancora assente, è toccato al direttore sportivo Magalini, nonchè al suo vice Di Cesare, spiegare l’avvicendamento in panchina.

 

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