Tony Bloom il genio dei numeri che ha portato l’Union Saint-Gilloise dall’anonimato all’élite del calcio europeo

El Mundo: il segreto del successo si fonda sull’utilizzo di modelli predittivi nella costruzione della rosa. I parametri per il mercato sono: aspetti fisici, tattici, di rendimento, ma anche psicologici e di adattamento

Union Saint Gilloise, Tony Bloom

Unions fans sing during a Belgian Pro League play-off football match between Royale Union Saint-Gilloise and Club Brugge KV in Brussels, on May 8, 2022. (Photo by Kenzo TRIBOUILLARD / AFP)

Con i suoi modelli matematici e la visione da scommettitore professionista, Tony Bloom ha trasformato il Brighton e l’Union Saint-Gilloise in laboratori di successo. Ne parla El Mundo.

La storia e la metodologia di Tony Bloom

Ecco cosa scrive El Mundo:

” Si dice che Tony Bloom (Brighton, 1970) vada sempre in giro con un taccuino e una penna per annotare probabilità e previsioni sui giocatori. L’eccentrico multimilionario e scommettitore professionista ha costruito il suo impero partendo da modelli matematici, con i quali ha dato vita a due storie calcistiche dal sapore di favola. Se con il Brighton è riuscito a ottenere la promozione in Premier League tre anni prima del previsto (aveva annunciato che sarebbe avvenuta nel 2020, ma accadde già nel 2017), lo scorso anno ha riportato il titolo nazionale all’Union Saint-Gilloise dopo ben 90 anni.”

«Non compriamo giocatori per ciò che hanno fatto, ma per ciò che faranno»: questo è il principio alla base della costruzione prima del Brighton & Hove Albion, dal suo arrivo nel 2009, e poi dell’Union Saint-Gilloise, club in cui è approdato nel 2018 insieme a uno dei suoi partner nell’analisi dei dati, Alex Muzio Le variabili fissate da Bloom per l’acquisto del club erano tre: doveva essere facilmente raggiungibile da Londra, avere potenziale di crescita e richiedere un investimento contenuto.”

Un metodo basato sui numeri

“Il segreto del successo non è stato un investimento smisurato, ma l’utilizzo di modelli predittivi nella costruzione della rosa. Le scelte di mercato si fondano su parametri misurabili: aspetti fisici, tattici, di rendimento, ma anche psicologici e di adattamento.
Il processo di un acquisto, che di norma dura circa dieci mesi, segue una linea precisa: prima la richiesta dell’allenatore, poi la selezione attraverso l’analisi dei dati e dei limiti economici, quindi un’indagine sul background del giocatore tramite social network, e infine — passaggio fondamentale — la raccolta di referenze da ex compagni e allenatori. «Sembra un processo rigido, ma serve a essere sicuri di ingaggiare brave persone», ha spiegato Muzio all’Independent.”

“Durante la fase analitica vengono valutati diversi parametri: rendimento (gol, assist, expected goals), condizione fisica (distanze percorse, accelerazioni), aspetti tattici (mappe di calore, stile di gioco), dati contestuali (età, esperienze precedenti, tempi di adattamento) e fattori psicologici, come comportamento e impatto sul gruppo, studiati attraverso sistemi di intelligenza artificiale comportamentale.”

Il “Lucertola” e la sua azienda 

Nulla è lasciato al caso dal team del “Lagarto”, soprannome con cui Bloom è conosciuto per la sua freddezza nei momenti di tensione, qualità affinata anche al tavolo da poker, dove ha vinto quasi quattro milioni di dollari in premi. La sua carriera nel poker, un po’ come la storia del Saint-Gilloise, ha vissuto due fasi: tra il 1998 e il 2010, quando vinse l’Aussie Millions, uno dei tornei più prestigiosi, e dal 2022, anno in cui tornò alle competizioni conquistando il Poker Masters di Las Vegas.”

“Da “Lizard” (lucertola, in inglese) nasce anche Starlizard, la società di analisi dati che ha dato origine a tutto. I suoi modelli, basati su machine learning, servono per prevedere il rendimento futuro dei calciatori, calcolare il loro valore aggiunto in termini di punti per la squadra, identificare giocatori simili a costi inferiori e incrociare la proiezione sportiva con quella economica, considerando ingaggi e valore di rivendita.”

“Con questo metodo, Bloom e Muzio sono riusciti a portare al titolo una squadra con il budget più basso tra le prime tre del campionato. Gli esempi non mancano: il Brighton acquistò Marc Cucurella per 18 milioni e lo rivendette al Chelsea per 65; Ben White, preso per 28, fu ceduto all’Arsenal per 58. All’Union Saint-Gilloise, il croato Ivanovic arrivò per 1,7 milioni e partì la scorsa estate per il Benfica a 23 milioni.”

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