Solo in Italia ci vergogniamo del gioco all’italiana. E solo nel calcio chi si difende, viene demonizzato

Conte parla di catenaccio tedesco. I tedeschi rispondono che sono orgogliosi. È assurdo pretendere che l'avversario giochi come piace a noi. Federer non si è mai lamentato del gioco di Nadal

federer e nadal tennis gioco all'italiana

Melbourne (Australia) 29/01/2017 - Australian Open / foto Panoramic/Insidefoto/Image Sport nella foto: Roger Federer-Rafael Nadal

Solo in Italia ci vergogniamo del gioco all’italiana. E solo nel calcio chi si difende viene demonizzato

In tutta onestà, non ci saremmo aspettati da Antonio Conte la demonizzazione del gioco all’italiana dell’Eintracht di Francoforte. Nello sport bisogna battere l’avversario e bisogna essere in grado di batterlo a prescindere dal suo comportamento. È ovvio che chi si ritiene più debole, metta in campo ogni mezzo lecito per arginare l’altra squadra. Per quale motivo l’Eintracht avrebbe dovuto giocare in modo aperto? Per far vincere il Napoli?

Conte, come quasi tutto il calcio italiano, ormai si vergogna del gioco difensivo che poi è il gioco che contraddistingue l’Italia nel mondo. Il risultato è che nel post-partita l’allenatore dell’Eintracht risponde a Conte dicendo che per lui le sue parole sul catenaccio dell’Eintracht sono un complimento. Non solo. La Faz (autorevole quotidiano tedesco) scrive che non sempre si può fare spettacolo.

Ma poi ci preme una domanda. Seguiamo il tennis da un bel po’ e non ricordiamo John McEnroe lamentarsi per il gioco di Borg, oppure Federer imprecare per il tipo di tennis di Nadal. Nello sport ciascuno si comporta come crede. Pretendere che l’avversario debba giocare come piace a noi è semplicemente lunare e a nostro avviso non ha nulla a che fare con lo sport che invece è mettere in campo ogni strumento possibile per superare l’avversario. Ma senza che l’avversario si comporti come piace a noi. Sarebbe troppo comodo così.

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