Sinner ha rubato la forza mentale ai Jedi di Guerre Stellari (Panatta)
Ha vinto con il pragmatismo, cosa che Alcaraz non sembra possedere del tutto. Ora, i numeri uno sono due.

Torino 16/11/2025 - Atp Finals / Image Sport nella foto: Jannik Sinner
L’ex tennista Adriano Panatta ha commentato la finale delle Atp Finals di Torino vinta da Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz.
Sinner vince le Atp Finals contro Alcaraz
Panatta sul Corriere della Sera scrive:
Una bella finale, una sfida dai mille traccianti, come fuochi d’artificio incantevoli da vedere, capaci di entusiasmare. Ma poi il primo set si è deciso su due pallonetti, che Sinner ha saputo ricavare da un contesto di tennis quasi ossessivo, frastornante, ma che sono valsi il distacco da una situazione di totale parità che nessuno dei due era riuscito a forzare. È andata così, e alla fine ha vinto chi ha saputo stare più a lungo con i piedi per terra, e Jannik Sinner è un vero campione in questo. Ha vinto la solidità di un impianto tennistico che funziona ormai senza perdere un colpo, ha vinto il pragmatismo di cui Sinner si circonda e ne trae forza. Ha vinto la forza mentale, che Jannik sembra aver carpito ai Jedi di Guerre Stellari. Hanno vinto quelle cose che Alcaraz ancora non possiede del tutto, e non ha ancora dimestichezza con loro.
Agli Us Open Carlos aveva mostrato passi avanti nella presa di possesso di quelle doti che fanno da travi portanti del tennis di Sinner. Da allora, però, il percorso si è fermato, mentre Jannik ha proseguito nello sviluppo del proprio gioco, migliorandone vari aspetti particolari, e su tutti il servizio, ma senza mai rinunciare a ciò che sa fare meglio: rendere sempre più solido un tennis che non concede tregua agli avversari. Ora, i numeri uno sono due. C’è Alcaraz, che ha meritato il primato con otto successi nella stagione. E c’è Sinner, che di successi ne ha ottenuti sei, ma ha giocato tre mesi in meno. La distanza in classifica è di appena 550 punti, abbordabile, se non facilmente ribaltabile. Ma è giusto che i due continuino a essere vicini, perché lo sono nei fatti, tanto più quando esprimono la parte migliore del loro tennis.










