Mauro Berruto: «quanta letteratura sugli allenamenti di Conte, i calciatori che vomitano…» (Gazzetta)

L’ex ct della Nazionale di pallavolo: «Lo conoscete: ci sono momenti in cui genera tensione e usa certe metafore per ottenere una reazione. È parte del suo metodo. Ha bisogno di quella benzina»

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Napoli's Italian head coach Antonio Conte looks on during the Italian Serie A football match SSC Napoli vs Genoa CFC, at the Diego Armando Maradona Stadium in Naples on October 5, 2025. (Photo by CARLO HERMANN / AFP)

Il Corriere dello Sport ha intervistato Mauro Berruto l’ex ct della Nazionale di pallavolo maschile e amico dell’allenatore del Napoli, Antonio Conte. Insieme hanno firmato il libro «Dare tutto, chiedere tutto», un titolo che riassume la filosofia di Conte.

Cosa succede al Napoli di Conte?

«Queste situazioni sono le migliori per le sue caratteristiche: lo immagino dedicare ogni istante della giornata alla ricerca delle soluzioni».

Il discorso di Bologna ha lasciato tracce e segni. «Lo conoscete: ci sono momenti in cui genera tensione e usa certe metafore per ottenere una reazione. È parte del suo metodo. Ha bisogno di quella benzina. E nelle squadre c’è chi ha bisogno di carezze e chi di durezza».

Psicologia inversa?
«Tecnicamente, sì: quante volte proviamo a entrare nella testa di qualcuno dicendo cose opposte. Sono strumenti di lavoro». 

Berruto però ci tiene a precisare: «Ma sia chiaro: non c’è alcuna simmetria con il dopo Spalletti, il Napoli è a meno due dalla vetta e il campionato è molto aperto. Guai a buttare tutto a mare. Ma Antonio non lo permetterà».

Sulle parole di Lobotka e l’eccessiva intensità degli allenamenti: «C’è tanta letteratura sull’argomento, calciatori che hanno vomitato… La preparazione è il suo mantra, è il suo modo di elevare le capacità fisiche e mentali. Qualche volta gli allenatori possono sbagliare, ci mancherebbe, ma da fuori è difficile capire il perché di certe scelte e certe decisioni».

Un difetto di Conte?
«Non è straordinariamente diplomatico… Può immaginare la mia idea da tifoso del Torino quando giocava nella Juve, ma poi ho scoperto una persona eccezionale. È un vincente e lo dimostrerà ancora. Come sempre». 

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