L’Nba sta trattando con Milan e Inter per convincerle a farsi una squadra di basket

Il general manager di Nba Europe alla Gazzetta: "Il nostro campionato europeo avrà 16 squadre, due saranno italiane: una a Milano e una a Roma. Si parte nel 2027"

Nba Shai Oklahoma

OKLAHOMA CITY, OKLAHOMA - JUNE 22: Shai Gilgeous-Alexander #2 of the Oklahoma City Thunder attempts a jump shot against Andrew Nembhard #2 of the Indiana Pacers during the third quarter in Game Seven of the 2025 NBA Finals at Paycom Center on June 22, 2025 in Oklahoma City, Oklahoma. Justin Ford / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP

A conferma delle preoccupazioni – “frustrazione” è la parola esatta che ha usato il Ceo – dell’Eurolega per la calata dell’Nba, del basket americano in Europa ecco l’annuncio di George Aivazoglou, general manager di Nba Europe: “Partiremo a ottobre 2027”, dice alla Gazzetta.

Il piano per le costola europea dell’Nba prevede la partecipazione di 12 squadre fisse, di cui due italiane, e quattro che si qualificano di volta in volta. Con ogni probabilmente una da Milano, e una da Roma. E almeno una potrebbe essere la squadra di basket di un club calcistico, tipo il Milan o l’Inter, sulla falsariga di quel che avviene già all’estero con il Real Madrid, il Barcellona eccetera.

Sicuramente vogliamo una squadra a Milano. Il brand della città è uno dei più importanti al mondo – ha detto Aivazoglou – Ci sono due grandi squadre di calcio, c’è una grande squadra di basket, l’Armani, quindi non c’è modo che possiamo dimenticare Milano quando pensiamo alle città che vogliamo nella nostra lega. Ci sono tante conversazioni in corso con l’ecosistema della città per capire come sarà il club e come sarà l’arena. Posso dire che avremo squadre di tre categorie. Uno, stiamo parlando con alcune squadre di basket già esistenti. Due, stiamo parlando con squadre di calcio che hanno un forte brand, e dunque una grande base di tifosi, ma non hanno una squadra di basket: molte delle conversazioni più interessanti che stiamo facendo anche in questo paese e in questa città sono di questo tipo. E ci sono realtà, in casi molto limitati, in cui partiremo da zero”.

Da zero c’è appunto l’ipotesi Roma: “A Roma negli ultimi anni non c’è stata una squadra, ma c’è la storia. C’è una grande base di tifosi, possiamo rivitalizzare qualche squadra storica oppure crearne una nuova”.

Nba Europe avrà “una formula semi-aperta di 16 squadre, 12 permanenti e le quattro per merito sportivo: una dalla Basketball Champions League organizzata dalla Fiba, che è nostra partner, e altre tre da leghe domestiche, ed è la parte più intrigante: sappiamo che i campionati nazionali non sono più quelli di 20-30 anni fa, una delle nostre grandi ambizioni è elevare l’interno ecosistema cominciando dalla base della piramide, le leghe domestiche”.

Oltre alle due italiane ci saranno “Londra e Manchester per il Regno Unito, Parigi e Lione per la Francia, Madrid e Barcellona per la Spagna, Berlino e Monaco per la Germania, più una ad Atene e una a Istanbul, per avere un equilibrio anche con valori come storia e tradizione”.

L’idea è nel futuro poi creare “una nuova competizione con insieme squadre della Nba e di Nba Europe, e magari in futuro con un’integrazione più organica immagino uno scenario in cui qualcosa come la Nba Cup abbia quattro squadre Nba e quattro europee. O forse possiamo creare una sorta di competizione mondiale come quello della Fifa dell’estate scorsa”.

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