Altrove si festeggiano ambienti idilliaci, a Napoli sembra sempre che la pentola stia per esplodere (Gazzetta)

L'analisi di Vocalelli: Conte alla vigilia di tre partite che segneranno la stagione sua e del Napoli. Il suo riposo ha fatto notizia

Napoli City

Db Manchester 18/09/2025 - Champions League / Manchester City-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: espulsione Giovanni Di Lorenzo

Altrove si festeggiano ambienti idilliaci, a Napoli sembra sempre che la pentola stia per esplodere (Gazzetta)

Sulla Gazzetta Alessandro Vocalelli scrive della settimana cruciale per il Napoli e per Antonio Conte. Fa ancora discutere la sua settimana di riposo a Torino.

È assurdo, magari anche un po’ estremo, definirla la settimana più importante, delicata, della sua gloriosa carriera? Chissà. Resta il fatto, e questo è indiscutibile, che Antonio Conte è davvero alla vigilia di tre partite che possono cambiare la prospettiva professionale di questa stagione e i suoi umori personali.

Le tre partite sono Atalanta Qarabag e Roma.

Conte, da grande allenatore, sa bene che ci sono momenti in cui non conta il passato, non conta il futuro, ma c’è solo un presente che può orientare giudizi e decisioni, e che sia una settimana cruciale, d’altronde, è dimostrato dal suo cambiamento radicale. Molto più profondo di una rivoluzione tecnica: questo è successo altre volte e ancora succederà. Ma non era mai successo che Conte correggesse completamente il suo atteggiamento, fatto sempre di parole forti. Come è accaduto anche in questo avvio di stagione. La lite con Lautaro, le allusioni a una campagna addirittura con troppi acquisti, la presa di posizione nei confronti di Marotta, i messaggi sulla questione arbitrale, lo scambio con De Bruyne, i richiami in campo ad Anguissa, il botta e risposta con Lobotka, fino ad arrivare alla frase dopo Bologna. «Non voglio accompagnare un morto».

E se ci pensate, tutto questo è servito — tra mille problemi e tanti infortuni — per tenere comunque il Napoli lì. Da altre parti si festeggiano ambienti idilliaci, al Napoli sembra quasi che la pentola stia per esplodere: eppure la classifica dice il contrario e basta poco per rovesciare il tavolo. 

Insomma, non è cronaca ma storia se — improvvisamente — Conte decide di rinnegare se stesso, per concedersi una settimana di vacanza, lasciare ai suoi collaboratori il compito di dirigere gli allenamenti, per poi restare pubblicamente in silenzio. Un silenzio che fa ancora più rumore e spiega perché questa settimana rappresenta davvero un bivio nella sua fantastica carriera. 

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