Vaccini Covid, l’ex calciatore Tamuzo perde la causa contro Pfizer: l’aveva accusata di essere l’origine dei suoi infortuni
L'Equipe: il francese aveva accusato l'azienda che i suoi numerosi infortuni tra il 2020 e il 2021 fossero dovuti ai vaccini. Ha perso anche in appello

prevenzione diffusione Coronavirus / foto Daniele Buffa/Image nella foto: vaccinazione anti-Covid 19 Drive Through
L’ex calciatore francese François-Xavier Fumu Tamuzo si era ritirato dal calcio giocato nel 2024, a soli 29 anni, dopo diversi infortuni. Aveva deciso di denunciare Pfizer, l’azienda produttrice dei vaccini anti-Covid, accusandola di essere all’origine dei suoi infortuni; inoltre, aveva avviato un’azione legale anche contro la Federcalcio francese, accusandola per i vaccini ai calciatori professionisti.
Un ex calciatore francese ha perso la causa contro Pfizer per i vaccini anti-Covid
L’Equipe riporta:
“Fumu Tamuzo era stato vaccinato a luglio e agosto 2021 e si era infortunato più volte nel mentre: tendinopatia del ginocchio sinistro, rottura del tendine di Achille, crepa del menisco. Al punto che il suo fisico era stato in grado di ipotizzare che i suoi dolori fossero legati a un “lungo Covid” o al vaccino stesso. Aveva quindi avviato un’azione legale, chiedendo la nomina di un perito medico giudiziario, e facendosi difendere da un avvocato marsigliese, Eric Lanzarone, noto localmente. Un’imputazione “puramente ipotetica” , secondo i giudici. Pfizer aveva negato ogni responsabilità, sostenendo che le patologie muscoloscheletriche erano “classiche” nei calciatori; e che nessuno dei medici di François-Xavier Fumu Tamuzo aveva messo in dubbio la vaccinazione. Argomenti su cui i giudici di primo grado avevano concordato. Il calciatore ha insistito e ha perso ancora una volta in appello, che sembrava del tutto inevitabile in considerazione della motivazione dell’ordinanza emessa in primo grado in un procedimento sommario”.
I no-vax in Serie A ridotti a una decina (Gazzetta, gennaio 2022)
È vero che la maggior parte dei calciatori della Serie A sono vaccinati, ma soltanto con due dosi, fa notare la Gazzetta dello Sport, e questo rischia di far moltiplicare i casi di Covid più di quanto non stia già accadendo.
“C’è un’altra aggravante che rischia di moltiplicare i casi. Al netto dei pochi no-vax — si sarebbero ridotti a una decina i casi di «irriducibili» in Serie A — la maggior parte dei calciatori si trova in mezzo al guado, nel senso che molti non hanno fatto la terza dose e sono fermi a una seconda somministrazione molto indietro nel tempo. Quindi, con una protezione sempre più ridotta. E se è vero che per fortuna la variante Omicron è sempre più considerata dalla comunità scientifica meno pericolosa per la salute, il suo livello di contagiosità è invece molto più alto. Un contesto che rischia di trasformare ogni giornata di campionato in uno slalom”.