Shohei Ohtani star del baseball Usa: lancia e batte, come se Haaland e Donnarumma fossero la stessa persona

Il giocatore dei Los Angeles Dodgers sta riscrivendo la storia del baseball interpretando due ruoli in campo: ha lanciato sei inning shutout e ha messo a segno 10 strikeout. Ha un contratto da 700 milioni di dollari (Espn)

LOS ANGELES, CALIFORNIA - OCTOBER 17: Shohei Ohtani #17 of the Los Angeles Dodgers pitches during the fourth inning against the Milwaukee Brewers in game four of the National League Championship Series at Dodger Stadium on October 17, 2025 in Los Angeles, California. Sean M. Haffey/Getty Images/AFP (Photo by Sean M. Haffey / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Shohei Ohtani, 24 anni da Mizusawa, distretto di Iwate, è l’uomo che sta ridefinendo i confini del baseball. Gioca per i Los Angeles Dodgers. Ruolo? Boh?. Già, perché nella partita che ha portato Los Angeles alle World Series di Baseball dove si giocherà il secondo anello, ha disputato quella che Espn ha definito la più grande partita individuale tra le circa 250.000 partite giocate nell’ultimo secolo e mezzo.

Cosa ha fatto Ohtani nella Mlb di baseball

Nel corso di 2 ore e 41 minuti di gioco, davanti a 52.883 tifosi, con milioni di spettatori in patria e decine di milioni in Giappone, Ohtani ha lanciato sei inning shutout e ha messo a segno 10 strikeout, colpendo tre fuoricampo che hanno percorso complessivamente 410 metri, incluso uno che ha lasciato completamente il Dodger Stadium. Era il tipo di partita che si svolge nei fumetti, non nella vita reale, ed è stata una partita che ha completato una serie di vittorie consecutive e ha portato Los Angeles alla sua seconda World Series consecutiva.

Rendiamo il linguaggio potabile per i calciofili. A differenza del calcio, dove un fuoriclasse può risolvere da solo una partita, nel diamante anche il migliore deve aspettare il suo turno, dipendere dagli altri, piegarsi al ritmo lento e logico di un gioco che sembra fatto apposta per sfuggire al controllo dei singoli. È come se un numero 10 potesse toccare il pallone una volta ogni venti minuti, o se un portiere dovesse aspettare cinque partite per scendere in campo. Shohei Ohtani è l’uomo che manda in tilt le categorie. E’ contemporaneamente un battitore e un lanciatore: come dire che è allo stesso tempo Haaland, un giocatore da 50 gol a stagione, e Donnarumma, uno che graie alle sue parate fa vincere la Champions al Psg. Il tutto contemporaneamente ed in una partita decisiva per la World Series.

La prestazione monstre

Sul monte di lancio ha dominato i Milwaukee Brewers come un portiere che non concede neppure un tiro: sei inning lanciati, dieci strikeout, due valide, zero punti subiti. Poi, quando ha tolto il guanto e impugnato la mazza, ha trasformato la partita in un assolo di pura follia: tre fuoricampo in quattro turni, di cui uno spedito letteralmente fuori dallo stadio. In termini calcistici, è come se un giocatore segnasse una tripletta e al tempo stesso tenesse la porta inviolata. Non c’è statistica o paragone che possa catturare una simile contraddizione. Da Babe Ruth in poi nessuno aveva osato tanto nel baseball. Ma Ruth, a un certo punto, aveva scelto: o lanci o batti. Ohtani no. Lui continua a fare entrambe le cose, e a livelli che sfidano la logica.

Un contratto con i Dodgers da 700 milioni di dollari

Tutto questo spiega perché nel 2023 il club di Los Angeles gli ha fatto firmare un contratto decennale per la cifra incredibile di 700 milioni di dollari, all’epoca il più ricco nella storia dello sport professionistico. Le magliette dei Dodgers con il suo nome sono le più vendute della lega. Ne venderanno ancora di più, dopo questa partita leggendaria.

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