Valverde e Vinicius ritrovati, il Madrid ha scoperto di saper vincere anche grazie ai piccoli conflitti
L'elogio del Mundo Deportivo a Valverde che ha risposto bene sul campo anche da terzino. Poi El Paìs: "Le partite del Real ormai sono occasioni per esplorare i progressi della costruzione di Xabi Alonso"

Madrid (Spagna) 09/04/2024 - Champions League / Real Madrid-Manchester City / foto Imago/Image Sport nella foto: Federico Valverde ONLY ITALY
Il Real Madrid ha battuto il Villarreal per 3-1 nella giornata di ieri, mettendo in luce la forza di Vinicius e anche dando valore ad alcune scelte forti del suo allenatore: tra tutte la scelta di Valverde come terzino per l’assenza di Carvajal e di Arnold. L’uruguaiano che tra l’altro aveva espresso il suo dissenso. Sembrerebbero ristabilite in qualche modo alcune gerarchie che sembravano perse, ma più di tutto – scrive il Mundo Deportivo e prosegue El Paìs – il Real ha mostrato di saper crescere anche attraverso i piccoli conflitti.
Valverde deve capire che al Real si può essere importanti senza partire titolari
Scrive così il Mundo Deportivo:
“Il braccio di ferro con Valverde era un braccino di ferro, perché l’uruguaiano è uno dei capitani, ma un capitano di servizio. Un braccio di ferro con Xabi Alonso, invece, lo regge solo una prima donna. Se Valverde ha deciso di chiarire pubblicamente di non essersi rifiutato di giocare come terzino è perché, vero o falso che fosse, ha capito che serviva una precisazione. […] Valverde è un tassello controcorrente rispetto a ciò che cerca Alonso, che vuole velocità di palla tra i reparti, non giocatori che vadano su e giù per il campo. […]
L’ordine tattico e i lunghi possedimenti penalizzano Valverde più di quanto lo esaltassero gli scoppi di calcolato disordine di Ancelotti. Il Madrid ora cerca il controllo, non il box to box in cui l’uruguaiano è un portento. […] Questo, però, potrebbe comportare la panchina, soprattutto quando torneranno i titolari nel ruolo di terzino, e richiederà di capire che si può essere importanti anche senza partire dall’inizio. Lo devono comprendere Valverde e il suo entourage, perché chi vive intorno ai giocatori spesso vede più fantasmi di quanti ce ne siano davvero in uno spogliatoio”.
El Paìs racconta la vittoria a modo suo, ponendo l’accento su Vinicius:
“A questo punto della stagione, le partite del Real non sono solo scontri per tre punti, ma anche occasioni per esplorare i progressi della costruzione di Xabi Alonso. Contro il Villarreal, l’allenatore ha insistito sull’idea già vista ad Almaty: affidare il ritmo del gioco a Ceballos. Questa disposizione, tuttavia, è rimasta sospesa per via di un’assenza illustre: Bellingham, relegato in panchina dopo la deludente prova nel derby. Proprio la sua assenza ha permesso a Güler di tornare al centro, risultando più incisivo che sulla fascia. […]
Quando sembrava arrivare il momento per il Villarreal di colpire, è successo il contrario: Militão ha trovato Mbappé, che ha prolungato verso Vinícius. Il brasiliano ha saltato Mouriño e segnato con un tiro deviato da Comesaña. Da lì Vinícius è entrato in fiducia: ha conquistato e trasformato un rigore per il 2-0, con Mbappé che gli ha lasciato il pallone”.