Masters, il signor Premier League: «I nostri soldi alimentano il calcio europeo, altro che soffocare i mercati» (Guardian)
L'ad della Premier replica a Tebas (numero uno della Liga). «Il nostro dominio finanziario si basa sui ricavi tv che sono cresciuti del 27% sui mercati internazionali»

ATLANTA, GEORGIA - AUGUST 03: Matheus Cunha of Manchester United shakes hands with Richard Masters, CEO of the Premier League after winning the Summer Series League after the Premier League Summer Series match between Manchester United and Everton FC at Mercedes-Benz Stadium on August 03, 2025 in Atlanta, Georgia. AJ Reynolds/Getty Images/AFP (Photo by AJ Reynolds / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
Richard Masters, amministratore delegato della Premier League, ha negato che la spesa sul mercato dei trasferimenti della massima serie inglese stia danneggiando il calcio europeo, sostenendo invece che questa a dare vita alle competizioni rivali.
Va ricordato che Javier Tebas, presidente della Liga spagnola, ha definito la Premier League una “forza distruttiva” per l’economia del calcio, chiedendo maggiori controlli sulla spirale inflazionistica legata alle spese dei club inglesi.
La posizione di Masters
Scrive il Guardian:
“Masters ha espresso la propria posizione facendo il punto sulla collocazione globale della Premier League e illustrando i piani di crescita. Sottolineando che i club d’élite inglesi hanno avuto una ‘quota maggiore dei migliori giocatori del mondo’ grazie alle spese record di 3 miliardi di sterline della scorsa estate”.
Masters ha poi dichiarato:
«Sette dei nostri club sono stati beneficiari netti in molti trasferimenti interni alla Premier League. Ma una gran parte di quel denaro si riversa poi nei principali campionati europei, e questo dà vita ai loro mercati dei trasferimenti. Quindi non vedo come possa soffocare [il calcio europeo]».
Dove prendono questi soldi?
Il quotidiano inglese ha riportato altre dichiarazioni dell’amministratore delegato della Premier League riguardo ai loro ricavi e ai motivi per cui possono spendere così tanto:
«Penso che ci sia un chiaro contrasto tra le cifre spese nella Premier League e quelle degli altri campionati. Ma credo che sia un bene. Finché avviene nel rispetto delle regole, è un bene. Modella la nostra competizione. Ed è un segnale che i nostri club vogliono stimolare l’interesse dei tifosi, ed è l’interesse del pubblico che sostiene il valore dei nostri diritti mediatici».
Il dominio finanziario della Premier League è da tempo sostenuto dai suoi ricavi televisivi e Masters ha dichiarato che la competizione ha registrato una crescita del 27% “da un periodo all’altro” nei mercati internazionali.